Venerdì 25 marzo 2022 – Incontro questo pomeriggio al Dipartimento delle Attività Produttive con l’assessore Gerardo Bellettieri e alla presenza del Sindaco di Tito, Graziano Scavone, per discutere della drammatica situazione che vivono i lavoratori di TFA – storico stabilimento ferroviario lucano – che al 31/12/2022, a causa della chiusura dello stabilimento decisa da TFA, perderanno il posto di lavoro.
Sono mesi di incontri che – precisano in una nota i responsabili sindacali di FIM FIOM UILM – hanno fin qui portato ad accordi regionali a cui devono seguire atti concreti.
Oggi riscontriamo da parte dell’assessore Bellettieri, in questo primo incontro, una volontà, non solo politica ma anche personale, di continuare il percorso fin qui realizzato grazie al lavoro del precedente assessore Cupparo, a cui vanno i nostri ringraziamenti.
L’Assessore Bellettieri ha comunicato che entro la prossima settimana, così come richiesto nell’incontro precedente, sarà delineato il piano di reindustrializzazione del valore di almeno 4 milioni di euro da parte della Regione Basilicata affinché il sito lucano possa avere una nuova missione produttiva, all’interno del settore ferroviario e non solo.
Per realizzare ciò però è necessario che ci sia un lavoro sinergico all’interno della Regione Basilicata tra il dipartimento delle Attività Produttive e quello delle Infrastrutture, quindi tra l’assessore Bellettieri e l’assessore Merra, affinché gli investimenti derivanti dal PNRR e quelli in ambito regionale possano essere reinvestiti e realizzati all’interno degli stabilimenti lucani. Per fare ciò – chiedono responsabili sindacali – sarà fondamentale portare al tavolo regionale ed interloquire con Trenitalia perché solo così si potrà dare compiutezza a questo percorso e più in generale al rilancio del settore ferroviario in Lucania.
Chiediamo al Presidente Bardi di farsi garante da questo punto di vista, insieme agli Assessori, perché – si conclude nella nota – sarebbe un orgoglio per tutti gli attori coinvolti in questa vertenza poter riaffermare il diritto al lavoro, quel diritto violato da TFA e che noi invece abbiamo il dovere di garantire a queste 35 famiglie lucane”.
Foto di copertina: presidio dei lavoratori della Tfa