19 marzo 2022 – Nel corso di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza – Direzione Distrettuale Antimafia – e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Acerenza, collaborati nella fase esecutiva da quelli dei reparti del Comando Provinciale di Potenza e della Compagnia Carabinieri di San Severo e Foggia, è stata data esecuzione ad una misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Potenza, nei confronti di tre indagati, ritenuti dagli inquirenti indiziati di essere inseriti in contesti di criminalità organizzata di Orta Nova (FG) nonchè di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio in concorso.
Le persone sottoposte a misura cautelare sono:
- Matteo LAPIETRA, 62 anni, IrynaVicktorivna MUSHIIEK, 32 anni, Lorenzo LAPIETRA, 40 anni, tutti residenti a San Severo (FG).
- I primi due sono stati associati al carcere, il nr. 3 sottoposto agli arresti domiciliari;
Le misure cutelari rappresentano la fase conclusiva di un’indagine avviata nel marzo del 2021, a seguito degli sviluppi scaturiti da un pregresso procedimento che aveva consentito di documentare e disvelare – sempre a livello di gravità indiziaria e salvo restando il principio di presunzione d’innocenza – l’operatività nello specifico settore di un sodalizio composto da soggetti di Palazzo San Gervasio (PZ), avente base logistico-operativa nel predetto comune lucano, in grado procurarsi e trafficare cospicui quantitativi di stupefacenti, ricorrendo agli odierni arrestati che di fatto costituivano le fonti di approvvigionamento del sodalizio del potentino, consentendo agli appartenenti a quest’ultimo di controllare la “piazza di spaccio” di Palazzo San Gervasio (PZ).
La droga, segnatamente cocaina e marijuana, veniva distribuita anche in altri comuni, pugliesi e lucani, quali Potenza, Venosa, Tolve, Genzano di Lucania, Acerenza, Ripacandida, San Chirico Nuovo, Avigliano, Banzi, Rionero in Vulture e Spinazzola
Le indagini hanno permesso di evidenziare – a livello di gravità indiziaria – l’esistenza di una stabile organizzazione con al vertice Fabio De Nigris dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana fornite, in via principale, da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata di Orta Nova (FG)
In particolare, alle persone arrestate è contestato, sulla base del materiale indiziario raccolto nell’attuale fase investigativa, di avere posto in essere condotte stabili e coordinate al fine di rifornire in via esclusiva il sodalizio, di cui facevano parte ingenti quantitativi di stupefacente del tipo sopra indicato così come fornito da soggetti appartenenti ad organizzaziorù criminali di Orta Nova
Dalle indagini risultava altresì, a livello di gravità indiziaria, che gli arrestati, con mezzi in loro uso, anche alla presenza di bambini in età infantile, erano incaricati per il trasporto e la consegna di stupefacente a Fabio De Nigris e Nicoletta Loviso nelle zone individuate nel Comune di Palazzo San Gervasio per il conseguente confezionamento, distribuzione e vendita.
Altre persone, attualmente indagate, fungevano da intermediari tra le consorterie e, in tempi disgiunti dalle consegne, curavano i pagamenti.
Il monitoraggio capillare dei soggetti inseriti nell’organigramma del sodalizio ha consentito a livello di gravità indiziaria di delinearne i ruoli e i compiti di ognuno con al vertice Fabio De Nigris, quest’ultimo gestore della “cassa” del gruppo, che dirigeva e coordinava le attività dei compartecipi mantenendo i contatti con la citata consorteria dell’arca pugliese per l’approvvigionamento di grosse quantità di stupefacente.
Le attività di indagine, oltre agli arresti odierni, hanno consentito di raggiungere, in totale: 9 arresti in flagranza di reato, 5 fermi di indiziato di delitto, nonché l’esecuzione di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca (ex artt. 321, comma 2 c.p.p., 73 comma 7 bis, D.P.R 309/90), sui seguenti beni tutti riconducibili alla famiglia De Nigris: nr. 2 immobili per civili abitaziorù siti in Palazzo San Gervasio (PZ); nr. 1 inlmobile per attività commerciale sito in Palazzo San Gervasio (PZ); autoveicolo Suzuki Vitara; autoveicolo Renault Clio; nr. 2 terreni seminativi rispettivamente di are 71,41 e 72,31 siti in Banzi (PZ); somma contante di € 268.300,00 (duecentosessantottomilatrecento/00) in banconote di vario taglio ritenuti, sulla base di gravi indizi, profitto, prodotto o cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, già sequestrati nel marzo 2021 con finalità probatorie all’esito delle perquisiziorù eseguite a carico degli indagati ed il cui valore è stato stimato pari a circa€ 548.000,00.
Dall’analisi dei traffici monitorati e documentati nel corso delle investigazioni è emerso, a livello di gravità indiziaria, come il gruppo criminale acquistasse ogni mese, complessivamente, circa 2 chilogrammi di cocaina e kg. 4 di marijuana, garantendosi un introito annuo di oltre 900.000 euro.