Sabato 5 marzo 2022 – “Lo avevamo anticipato un anno fa ed è accaduto: lo scorso due febbraio, nel corso di un incontro tenutosi in via telematica con Confindustria, la società Iscot e le organizzazioni sindacali, sono stati confermati i tagli del 50% dei servizi di pulizie tecniche e civili nello stabilimento Stellantis dì San Nicola dì Melfi.
Una decisione che di fatto cancella la filosofia del Wcm ottenuto con anni di sacrifici dei lavoratori”.
Lo comunicano Michele Sannazaro, Filcams Cgil, e Donato Rosa Uiltucs che evidenziano come “alla luce di quanto sta accadendo, così come è avvenuto in Val D’Agri, si rende necessario quanto prima un “Patto di sito” anche per Stellantis affinché questa si faccia carico dei lavoratori su ogni attività internalizzata.
Chiediamo si attivi subito un tavolo regionale nonché un tavolo di unità di crisi presso il Mise per affrontare la grave situazione che porterà, se non governata, alla perdita in Italia ed in Basilicata di migliaia di posti di lavoro. Intanto convocheremo le assemblee dei lavoratori Iscot per decidere le azioni di lotta da mettere in campo”.
“Quando, lo scorso anno, lanciammo l’allarme sul rischio della perdita di centinaia di posti lavoro nel mondo dei servizi, con una conseguente pesante ricaduta in termini occupazionali sul territorio regionale, la nostra denuncia – ricordano Sannazzaro e Rosa – fu quasi del tutto ignorata. Poca attenzione ci fu anche da parte delle sigle di settore che, probabilmente, sottovalutarono la nostra preoccupazione.
A marzo 2021, infatti, ponemmo alcune domande precise per conoscere la reale portata dei tagli ai servizi ma non ottenemmo risposte chiare. Stellantis parlava di un taglio del 10 per cento mentre Iscot parlava di un taglio del 45 per cento. Noi – concludono Sannazzaro e Rosa – avevamo intuito che la situazione sarebbe, prima o poi, peggiorata”.