Potenza, 8 febbraio 2022 – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, dopo aver coordinato e diretto complesse investigazioni svolte con puntualità e completezza dalla Squadra Mobile di Potenza e dopo avere inoltrato la relativa richiesta cautelate, nella mattinata odierna ha mandato in esecuzione una ordinanza di applicazione della misura degli AADD emessa dal Gip di Potenza nei confronti di SALINARDI Angelo, ex Sindaco del comune di Ruoti (PZ), attuale Consigliere di Minoranza del Comune di Ruoti (Pz) ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “STELLANTIS” già FCA di Melfi (Pz), Piedimonte San Germano (Fr), Candiolo (To), Venaria Reale (To); DE CARLO Rosario, FARAONE Angelo e GENTILESCA Rocco Antonio, consiglieri comunali di minoranza del comune di Ruoti (PZ); DI MAIO Marianna, tenente della Polizia Locale di Ruoti (PZ); SCAGLIONE Luigi Carmine, giornalista e responsabile della comunicazione istituzionale dell’ente `Provincia di Potenza”; SALINARDI Giuseppina, nipote di SALINARDI Angelo ed imprenditrice operante nel settore delta panificazione e dei latticini; FAMULARO Rosario, ex responsabile dell’area tecnica del comune di Ruoti ed attualmente in servizio presso l’ente “Provincia di Potenza”; LAVANO Giuseppe Antonio, Funzionario presso l’ente “Regione Basilicata”; MALETESTA Davide, Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri; SCAVANE Gerardo, ex impiegato comunale del Comune di Ruoti (Pz); TETA Giuseppe, imprenditore, titolare di diverse case di riposo; SAPONARA Pierluigi Mario, nipote di SALINARDI Angelo ed imprenditore operante nel settore della logistica nell’indotto “STELLANTIS” di Melfi; MASSANO Marco, amministratore delegato delle Società “APTIVE CONNECTION SYSTEM SERVICES ITALIA SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS”già FCA; MASSANO Alessandro, Sales Account della “BU Automotive — BCUBE SPA” che opera nell’indotto “STELLANTIS”già FCA; DI LUCCHIO Claudio, Dirigente della “BCUBE SPA” e Direttore dello stabilimento “Melfi 3” che opera nell’indotto “STELLANTIS”già FCA di Melfi.
Le indagini si sono sviluppate su due filoni investigativi paralleli che avevano ed hanno, in particolare, nella persona di SALINARDI Angelo il punto di contatto: un primo filone riguarda le attività corruttive fra privati svolte nel cd “indotto FCA (ora Stellantis)” laddove soggetti inseriti nelle aziende ritenute, nella fase attuale delle indagini, riconducibili al Salinardi Angelo, pagavano utilità varie ai gestori di importanti società appaltatrici di FCA per ottenere commesse e sub-appalti. In tale filone d’indagine risultano allo stato coinvolti, oltre ad Angelo SALINARDI: SAPONARA Pierluigi Mario, MASSANO Marco, MASSANO Alessandro, DI LUCCHIO Claudio.
Un secondo filone d’investigazione riguarda, invece, specifiche attività delittuose — qualificate ed ascritte, sulla base di gravi indizi, come di atti persecutori (stalking), calunnia, accesso abusivo a sistema informatico nei confronti del Sindaco di Ruoti ed altro esponente della maggioranza — ritenute riferibili al predetto SALINARDI Angelo (in questo caso non nella qualità di imprenditore ma come consigliere di opposizione del Comune di Ruoti, nel qual per molti anni aveva svolto la funzione di Sindaco) in concorso con suoi collaboratori o con altri consiglieri di minoranza del citato Comune, volta a raggiungere la finalità politica di ottenere le dimissioni del Sindaco e di un Assessore in carica o comunque la caduta della Giunta onde svolgere nuove elezioni, finalità in sè pienamente legittima per degli esponenti dell’ opposizione, ma, nel caso di specie, ritenuta illecita per mezzi usati per raggiungerla.
In questo ambito è emerso, sempre a livello di gravità indiziaria: il coinvolgimento di un appartenente dell’Arma dei CC di Potenza, il Brigadiere Malatesta che avvalendosi dei suoi poteri e delle sue funzioni, agevolava l’attività illecita contestata come di seguito specificato, sia per consentire agli indagati di eludere le indagini sia per ottenere illecitamente informazioni sulla vita privata del Sindaco di Ruoti.
Un episodio di corruzione, riferibile al periodo durante il quale Salinardi Angelo era Sindaco di Ruoti avvenuto in relazione all’affidamento dei lavori di ristrutturazione e concessione di una struttura del Comune in favore di una cooperativa.
In questo secondi filone risultano coinvolti: DE CARLO Rosario, DI MAIO Marianna, SALINARDI Angelo, SALINARDI Giuseppina, SCAGLIONE Luigi Carmine, SCAVONE Gerardo, MALETESTA Davide, LAVANO Giuseppe Antonio, FAMULARO Rosario, TETA Giuseppe, FARAONE Angelo, GENTILESCA Rocco Antonio
Gli arrestati — nei cui confronti vale naturalmente la presunzione d’innocenza – sono stati, in particolare, ritenuti dal Giudice delle Indagini Preliminari di Potenza, gravemente indiziati dei seguenti delitti:
DE CARLO Rosario, DI MAIO Marianna, SALINARDI Angelo, SALINARDI Giuseppina, SCAGLIONE Luigi Carmine, SCAVONE Gerardo
1) Artt. 110, 81 cpv, 612 bis c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, perseguitavano, molestavano e minacciavano SCALISE Anna Maria, attuale Sindaco del comune di Ruoti (PZ), con condotte reiterate, insistenti e durature, consistite nel presentare personalmente tramite avvocati (tutti remunerati dal SALINARDI) decine di denunce penali del tutto infondate ma capziose, sia nei confronti del Sindaco SCALISE che dell’Assessore GENTILESCA Franco, con lo scopo di danneggiarne la reputazione, arrecarle uno stato d’ansia ed un senso di vulnerabilità, rallentarne e/o paralizzarne l’attività amministrativa ed ottenerne le dimissioni (onde andare a nuove elezioni e far amministrare nuovamente il Comune di Ruoti a SALINARDI Angelo o a persona di sua fiducia).
Oltre a questo, gli indagati si sono resi responsabili della divulgazione e diffusione con molteplici modalità (comunicati stampa e pubblicazioni online), di infamanti allusioni a relazioni adulterine, create ad hoc, per screditarne l’immagine (come avvenuto per la fantomatica relazione extraconiugale tra la SCALISE e l’Assessore GENTILESCA Franco e i loro presunti incontri notturni presso un B&B di Rionero in Vulture (PZ), risultati mai avvenuti);- nell’insultarla volgarmente e insistentemente nel corso di diversi consigli comunali; nell’effettuare, e far effettuare, “indagini” illecite, pedinamenti e report fotografici nei confronti del Sindaco SCALISE, di suo marito e dell’Assessore GENTILESCA.
SALINARDI Angelo, DE CARLO Rosario, FARAONE Angelo, GENTILESCA Rocco Antonio
1 ter) Artt. 110, 112 n.1 e 2, 81 cpv, 368 cp, perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, previo accordo cd in concorso fra loro ed in numero cinque, essendo il SALINARDI promotore delle attività delittuose, nella loro qualità di Consiglieri di minoranza del Comune di Ruoti, presentavano numerose denunce, esposti, segnalazioni nei confronti del Sindaco SCALISE, dell’Assessore GENTILESCA ed altre persone a questi vicine, pur sapendoli innocenti, al solo scopo di danneggiarne la reputazione e rallentare e/o paralizzare l’attività amministrativa.
SALINARDI Angelo, SALINARDI Giuseppina, MALETESTA Davide
2) Artt. 110, 116, 81, 48-615 ter commi 1, 2 n. 1 e 3 c.p. e 61 n. 2 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusivamente si introducevano nel sistema informatico del Ministero dell’Interno denominato “ALLOGGIATI” e nel collegato portale telematico denominato “TURISM05”, per eseguire accertamenti sulla presenza di SCALISE Anna e GENTILESCA Franco presso la struttura ricettiva “B&B ELLENICA” di Rionero in Vulture (PZ). I
In particolare SALINARDI Angelo, per il tramite della nipote SALINARDI Giuseppina, richiedeva al Brigadiere dei Carabinieri MALETESTA Davide (amico di famiglia) di eseguire tali accertamenti, che venivano effettivamente svolti da altri Carabinieri tratti in inganno dal MALETESTA, convinti di evadere una legittima richiesta delle Forze dell’Ordine.
SALINARDI Angelo, SALINARDI Giuseppina, SCAVONE Gerardo, MALETESTA Davide, SCAGLIONE Luigi Carmine, LAVANO Giuseppe Antonio
3) Artt. 110, 116, 81, 378 e 375 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, compivano atti di favoreggiamento personale, frode in procedimento penale e depistaggio. In particolare il Brigadiere dei Carabinieri MALETESTA Davide rivelava il contenuto delle dichiarazioni da lui rese presso gli uffici della Questura di Potenza — coperte da segreto — a SALINARDI Giuseppina e riferendo alla stessa della concreta possibilità che suo zio SALINARDI Angelo potesse essere intercettato (notizie che la donna prontamente riportava allo zio SALINARDI Angelo e allo SCAVONE), aiutando con tale condotta SALINARDI Angelo, SCAVONE Gerardo e SCAGLIONE Luigi ad eludere le investigazioni, tanto che i tre si adoperavano immediatamente per effettuare la “bonifica” di autoveicoli e uffici, grazie all’intervento di LAVANO Giuseppe Antonio, Dirigente della Regione Basilicata, su richiesta di SCAGLIONE Luigi. Tale operazione di bonifica consentiva di individuare effettivamente i microfoni installati a bordo di una delle autovetture di SALINARDI Angelo.
SALINARDI Angelo, SAPONARA Pierluigi Mario, MASSANO Marco, MASSANO Alessandro, DI LUCCHIO Claudio
4) Artt. 416 commi 1, 2 e 3 c.p., in relazione all’art. 2635 c.c., perché si associavano allo scopo di commettere più delitti di quelli previsti dall’art. 2635 c.p. e, in particolare, contando su solide strutture societarie e su mezzi, uomini e denaro, SALINARDI Angelo, con il determinante contributo del nipote SAPONARA Pierluigi Mario, organizzavano un sistema illecito nell’ambito del quale, a fronte del continuo, reiterato ed insistente pagamento di “mazzette” (denaro ed altri benefits) in favore di MASSANO Marco (Amministratore delegato, Presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delle Società APTIV CONNECTION SYSTEM SERVICE ITLLA SPA e APTIV SERVICE ITALIA SRL operanti nel campo della costruzione di veicoli del gruppo FCA di Torino), del figlio MASSANO Alessandro (Sales Account BU Automotive — BCUBE SPA) e di DI LUCCHIO Claudio (Dirigente della BCUBE e Direttore dello stabilimento “Melfi 3”), ottenevano in cambio plurime aggiudicazioni in sub-appalto, commesse e assegnazione di lavori (per un numero complessivo di 26 contratti dal 2014 ad oggi, di cui 13 ampiamente scaduti, 6 scaduti tra il 4.8.2019 ed il 31.12.2020, 2 con scadenza nel 2021 e 5 stipulati tra maggio e ottobre 2020) — che i MASSANO e il DI LUCCHIO garantivano mediante il compimento di numerosi e ripetuti atti contrari agli obblighi inerenti al loro ufficio ed in violazione dei doveri di fedeltà, in favore delle società riconducibili al SALINARDI (Logistica Meridionale srl, Logivultur srl, Servizi Gestione Logistica srl, Logistica Cassino Srl, Loginord srl), operanti negli indotti “STELLANTIS” di Venaria (TO), Cassino (FR) e Melfi (PZ)
SALINARDI Angelo, FAMULARO Rosario, TETA Giuseppe
6) Artt. 110, 116, 81, 319, 321 c.p., perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, SALINARDI quale pubblico ufficiale prima e privato poi, riceveva denaro da TETA — responsabile della società cooperativa “Il Sorriso” — in cambio del compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio, in parte posti in essere dal nipote FAMULARO, anch’egli pubblico ufficiale in quanto responsabile dell’area tecnica del comune di Ruoti, in parte posti in essere dallo stesso SALINARDI, allorquando era presidente della giunta comunale di Ruoti.
In particolare TETA Giuseppe versava al SALINARDI la somma di 1.000,00/2.000,00 euro al mese in contanti, quale compenso per aver ottenuto provvedimenti amministrativi tanto illegittimi, quanto vantaggiosi per la sua cooperativa.
SALINARDI Angelo e SCAVONE Gerardo
8) Artt. 110, 368 c.p., perché, in concorso tra loro, con esposto – denuncia querela depositato (redatto dallo SCAVONE e a firma del SALINARDI) presso la Procura di Potenza il 9.10.20 (formalmente presentata contro ignoti ma in realtà volta a screditare e chiedere accertamenti sul conto del Sostituto Commissario DI TOLLA Pasquale, in servizio presso la Squadra Mobile di Potenza) lo accusavano falsamente di condurre indagini per una vendetta personale, non avendo il SALINARDI — secondo la falsa ricostruzione prospettata — aderito alla richiesta di far superare alla compagna del DI TOLLA e alla di lei sorella un concorso pubblico per agente di polizia municipale tenutosi presso il comune di Ruoti nel 2009, dunque incolpandolo di abuso d’ufficio e depistaggio (artt. 323 cp e 375 c.p.), sapendolo innocente come dimostrato sia dalla documentazione inerente al predetto concorso, sia da una serie cli intercettazioni dalle quali emergeva una ben premeditata attività di dossieraggio — posta in essere dal SALINARDI e dallo SCAVONE — finalizzata alla raccolta di elementi artatamente costruiti per porli a fondamento dell’esposto contro il DI TOLLA.
Le accuse mosse agli indagati — che allo stato ed in questa fase procedimentale hanno trovato conferma a livello di gravità indiziaria nell’ordinanza cautelare del GIP — si fondano su complesse indagini che hanno comportato l’effettuazione di attività tecniche, l’ascolto di persone informate sui fatti e l’acquisizione di copiosa documentazione cartacea.
All’esito delle richieste cautelari il Gip presso il Tribunale di Potenza, in particolare, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni di:
1. DE CARLO Rosario (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
2. DI LUCCHIO Claudio (Dirigente BCUBE Spa);
3. DI MALO Marianna (Funzionario della Polizia Locale di Ruoti);
4. FAMULARO Rosario (Ingegnere responsabile Area Tecnica del Comune di Ruoti attualmente distaccato presso la Provincia di Potenza);
5. FARAONE Angelo (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
6. GENTILESCA Rocco Antonio (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
7. LAVANO Giuseppe Antonio (Funzionario della Regione Basilicata in servizio presso l’Ufficio struttura di coordinamento informazione, comunicazione ed eventi);
8. MALETESTA Davide (Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri in servizio presso il Comando Regionale di Potenza);
9. MASSANO Alessandro (Amministrator unico APTIPE ITALIA Sri):
10. MASSANO Marco (Dirigente BCUBE SpA);
11. SALINARDI Angelo (Consigliere di minoranza del Comune di Ruoti);
12. SALINARDI Giuseppina (nipote e prestanome di SALINARDI Angelo);
13. SAPONARA Pierluigi Mario (nipote e prestanome di SALINARDI Angelo):
14. SCAGLIONE Luigi Carmine (Addetto stampa Provincia di Potenza);
15. SCAVONE Gerardo (persona di fiducia di SAILINARDI Angelo);
16. TETA Giuseppe (Amministratore Unico Casa di Riposo “IL SORRISO” di Ruoti).
Tali misure personali sono state tutte eseguite dalla Squadra Mobile di Potenza , salvo quella nei confronti del Brigadiere dei CC Malatesta che è stata eseguita da Ufficiali di pg del Comando Provinciale di Potenza che hanno prontamente e con grande professionalità collaborato alle attività di perquisizione ed arresto nei confronti del collega.
Lo stesso GIP, sulla base del quadro indiziario delineatosi, ha disposto inoltre il sequestro preventivo delle seguenti Aziende:
1) LOGISTICA MERIDIONALE SRL
2) LOGIVULTUR SRL
3) SERVIZIO GESTIONE LOGISTISTICA SRL
4) LOGISTICA CASSINO SRL
5) LOGINORD SRL
e il sequestro preventivo dei seguenti beni :
1) l’autovettura ALFA ROMEO STELVIO intestata alla Società LOGISTICA CASSINO S.r.l. Società di fatto gestita e di proprietà di SALINARDI Angelo (valore 54.200,00 euro);
2) nei confronti di MASSANO Marco e SALINARDI Angelo, somme di Euro 24.593,00 ed Euro 17.467,00 (in quanto somme corrisposte da società del SALINARDI in favore di persona che presta servizio quale domestica presso l’abitazione di MASSANO Marco);
3) nei confronti di MASSANO Marco e SALINARDI Angelo la somma di Euro 46.149,00 (in quanto somma corrisposta da una società del SALINARDI in favore di persona che presta servizio, verosimilmente quale giardiniere, presso l’abitazione di MASSANO Marco);
4) nei confronti di MASSANO Marco e SALINARDI Angelo la somma di Euro 22.086,00, accreditata sulla carta di credito prepagata aziendale intestata alla Società LOGISTICA MERDIONALE Srl utilizzata da MASSANO Marco;
5) la carta di credito prepagata aziendale intestata alla Società LOGISTICA MERDIONALE Srl utilizzata da MASSANO Marco;
6) nei confronti di DI LUCCHIO Claudio e SALINARDI Angelo la somma di euro 12.000,00 (quale “mazzetta” corrisposta dal SALINARDI al DI LUCCHIO Claudio con versamenti mensili di 500,00 euro negli ultimi due anni);
7) la somma di euro 9.720.457,73, quale profitto dell’associazione per delinquere, in relazione al quale è contestato l’illecito amministrativo (art. 24-ter comma 2 1. 231/01) di cui al capo 9 (importo dato dalla somma dei profitti conseguiti dai corruttori non essendo contestata la responsabilità amministrativa con riferimento alle società in cui operano i corrotti).