Matera, 8 febbraio 2022 – Sono ormai diverse le “grida di dolore” provenienti dal mondo delle imprese e delle professioni che segnalano problemi nella gestione delle pratiche relative ai bonus edilizi.In questo periodo il settore trainante dell’economia è quello edile e del suo vasto indotto grazie ai bonus in vigore (sismabonus 110%, ecobonus ecc..) che però rischiano di fermarsi. E’ quanto afferma il Capogruppo del PD in Consiglio Regionale Roberto Cifarelli. Infatti, sottolinea Roberto Cifarelli, le imprese ed i professionisti sono alle prese con le lungaggini della burocrazia regionale quali il deposito dei calcoli statici che, a causa della lentezza delle procedure, rendono quasi inapplicabile il cosiddetto sismabonus. Per non parlare, poi, dei pareri paesaggistici non al passo con i tempi delle richieste del mondo economico. Tutto questo non è certo colpa degli uffici regionali ma dell’incapacità politica di capire che quanto previsto dal D.L. Rilancio, e segnatamente il c.d. “ecosismabonus”, può rappresentare una straordinaria opportunità per la nostra regione. In particolare, il tema dell’adeguamento sismico, del recupero dei quartieri periferici delle nostre città e del patrimonio edilizio dei nostri piccoli borghi, e più in generale il rilancio dell’economia regionale attraverso investimenti nel settore edile, e quindi misure “anticlichiche”, sono di particolare importanza in questo momento, anche a seguito degli effetti negativi determinati dal Covid-19.Dal canto nostro sull’ecobonus e l’ecosismabonus, ricorda il capogruppo PD, abbiamo invitato il Presidente e tutti i Consiglieri della maggioranza ad un confronto già nel lontano 30 giugno 2020. Abbiamo incontrato tutte le sigle sindacali e datoriali nonché gli ordini professionali ed auspicato un intervento della Regione affinché si andasse nella direzione del massimo utilizzo dell’opportunità rappresentata dai provvedimenti governativi.Nel frattempo, – aggiunge Cifarelli – assistiamo all’incredibile ritardo accumulato dalla mancata approvazione del Regolamento di attuazione della Legge Regionale n. 38 del 2020 che riguardava proprio la semplificazione autorizzativa delle pratiche edilizie, compresi i bonus. Regolamento licenziato dalla Terza Commissione consiliare nel novembre scorso ma, completamente dimenticato dalla Giunta del sedicente cambiamento.Di fronte a tutto questo si aggiunge il fatto che il sistema delle imprese sembra entrare in una fase di stasi dovuto alla sostanziale impossibilità’ di cedere il credito d’imposta.Ora si rende indispensabile aprire una trattativa con le compagnie petrolifere nel tentativo di poter fare un’intesa con il sistema delle imprese locali per cedere parte del proprio credito di imposta a favore degli investimenti dei privati e delle imprese. Il Presidente Bardi deve farsi carico di questi temi, conclude Roberto Cifarelli, crisi o non crisi della sua maggioranza.Diversamente si faccia da parte.