Venerdì 28 gennaio 2022 – Un incontro proficuo quello che si è tenuto stamattina in Regione con il direttore generale alla Sanità, Domenico Tripaldi, e la funzionaria regionale, Gabriella Sabino, sulla vertenza Universo Salute Basilicata.
Una vertenza che si protrae da almeno due anni e rispetto alla quale è stato fatto un primo ed importante punto di avanzamento per il rispetto dell’applicazione del Ccnl Aris Aiop della sanità privata.
Si è sottoscritto, infatti, un accordo che a fronte dell’impegno di Universo Salute a ritornare ad applicare il contratto Aris Aiop prevede l’impegno, previa quantificazione dei relativi oneri, a coprire il 50% dei relativi costi nonché l’avvio di un tavolo tecnico Regione, azienda e Asp per la verifica della classificazione della struttura rispetto ai posti letto autorizzati e alla conseguente determinazione della tariffa applicata per le prestazioni erogate.
Il tavolo sarà riaggiornato a venerdì 4 febbraio per la verifica sui costi dell’incremento contrattuale.
Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Fials, Ugl ed Fsi, esprimono soddisfazione per l’incontro e auspicano che questo sia solo l’inizio per l’avvio di un tavolo permanente di confronto sulla sanità privata convenzionata troppo spesso lasciata in balia di un sistema non governato le cui conseguenze finiscono per riversarsi sui soli lavoratori.
È ottobre 2020 – ricordano nella nota i responsabili sindacali – quando finalmente interviene il rinnovo del contratto collettivo nazionale fermo da 12 anni, ma i lavoratori di Universo Basilicata, lungi dal vedersi garantiti gli incrementi contrattuali e riconosciuti i più ampi diritti previsti dal nuovo contratto, si ritrovano con l’applicazione di un contratto diverso, quello applicato alle RSA, decisamente meno vantaggioso e al ribasso su tutti i fronti. Seguono presidi e incontri con la Regione Basilicata per sollecitare l’applicazione degli indirizzi della conferenza Stato Regioni che prevedevano il riconoscimento, da parte delle regioni alla sanità privata convenzionata, di somme a copertura del 50% dei maggiori costi derivanti dal rinnovo contrattuale.