Rionero in Vulture (PZ) – I Carabinieri della Stazione di Rionero in Vulture (PZ) hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino nigeriano, 24enne, ritenuto responsabile di tentato omicidio in danno di un connazionale, 22enne.
In particolare, nella prima serata di sabato scorso, 22 gennaio, intorno alle 19.30, al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, attestato presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Melfi (PZ), veniva segnalata, da un passante, la presenza, in una strada del centro abitato di Rionero in Vulture, di un cittadino extracomunitario che, vistosamente sanguinante dalla testa, chiedeva aiuto.
L’operatore in turno della Centrale Operativa inviava immediatamente una pattuglia della locale Stazione Carabinieri che, durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, in pochi minuti, giungeva sul luogo indicato.
I militari, acquisite le prime informazioni, hanno subito accertato che poco prima, all’interno di un vicino immobile adibito a centro di accoglienza per persone extracomunitarie, per futili motivi, riconducibili alla ripartizione dei compiti da disbrigare nella struttura, due giovani ospiti, entrambi cittadini nigeriani richiedenti asilo, avevano dato vita ad una violenta lite, nel corso della quale il 24enne aveva ripetutamente colpito alla testa un suo connazionale, 22enne, utilizzando a mo’ di bastone un’ascia.
La brutale azione veniva interrotta solo grazie alla reazione della vittima che riusciva ad afferrare una bottiglia di vetro poggiata sul tavolo della cucina e scagliarla contro l’aggressore, per poi fuggire in strada e chiedere soccorso.
A questo punto il 24enne veniva prontamente rintracciato e bloccato dai Carabinieri, mentre il malcapitato veniva trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Melfi (PZ) per le cure del caso, dove veniva giudicato guaribile in 20 giorni, all’esito dei traumi e delle fratture riportate.
Le successive verifiche degli operanti consentivano di recuperare anche l’ascia che, nel frattempo, era stata nascosta dall’aggressore sotto il lavello della cucina e constatare che la stessa presentava lungo le superfici diverse tracce di sangue.
Al termine degli accertamenti, in forza di così evidenti e gravi elementi indiziari in capo al 24enne, lo stesso è stato arrestato dai Carabinieri ed associato alla Casa Circondariale di Potenza.