Domenica 9 gennaio 2022 – Dopo il botta e risposta tra il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa, e l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, (VEDI) continua il dibattito e Summa risponde con questa nota al responsabile del Dipartimento.
“Presidente Bardi e assessore Leone, – afferma Summa – questo non è più il tempo delle autoreferenzialità. Le critiche mosse sono sul merito, su come risulta in sofferenza il nostro sistema sanitario e non saranno certo i comunicati stampa né di denuncia e né di autoreferenzialità a cambiare la situazione e a dare risposte ai cittadini rispetto a un sistema sanitario pubblico regionale che ha bisogno di profonde riforme, di rafforzare da subito la rete ospedaliera, soprattutto quella della struttura socio assistenziale, che è completamente nella paralisi”. Così il segretario della Cgil Basilicata, Angelo Summa, rispondendo all’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, rispetto alle criticità evidenziate sull’emergenza sanitaria in corso e sul sistema sanitario regionale.
“I piani di ambito sono fermi – continua Summa – l’assenza di assistenza socio assistenziale ne è la dimostrazione più evidente, così come le lunghe liste di attesa. L’ elenco delle carenze è comunque molto più lungo. Come lunghe sono le tante proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali.
Sono mesi che non c’è alcun tavolo di confronto come invece da voi più volte annunciato e mai convocato. Se si ha cuore la salute dei lucani e, in particolare, si considera la sanità pubblica quale elemento fondante della nostra società – prosegue il segretario – allora ci si apra subito al confronto, si valutino le criticità e si adottino le giuste soluzioni programmatiche. Solo con il lavoro, lo studio e l’analisi si possono dare risposte.
Con una crisi pandemica di questa portata e con la variante Omicron che ormai avanza a ritmi serrati – conclude – la tenuta del nostro sistema sanitario è a serio rischio. Occorre intervenire, senza l’attuale approssimazione, per migliorare e potenziare il nostro sistema sanitario regionale. E bisogna farlo subito. Adesso”.