Venerdì 7 gennaio 2021 – “Le lancette del tempo sembrano essersi fermate a gennaio 2020: sistema sanitario regionale allo sbando, piano anti Covid inattuato e riforma sanitario al palo.
Non era difficile prevedere che nulla sarebbe cambiato senza una programmazione sanitaria efficace e una organizzazione ospedaliera e territoriale flessibile, in assenza di un piano straordinario di assunzioni di personale che, se non attuato, vanificherà anche il Pnrr.
Sono trascorsi circa 24 mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19 e nonostante ciò, al riaffiorare di ogni nuova ondata epidemica, le Regioni continuano a muoversi come fossero in presenza di una crisi nuova e sconosciuta”.
È quanto afferma il segretario della Cgil Basilicata, Angelo Summa. “La variante Omicron – prosegue – sta mettendo alla frusta l’intera capacità di risposta del sistema sanitario regionale che sembra essere sempre più allo sbando, riportando le lancette del tempo indietro a gennaio 2020: piano anti Covi inattuato e riforma sanitaria al palo. Agli annunci e alla presentazione del documento tecnico Agenas non è seguita l’apertura di alcun tavolo di confronto”.
Summa sottolinea come le due aziende sanitarie locali, Asp e Asm, versino “in una situazione di stallo senza precedenti – afferma – legata al balletto delle nomine dei direttori generali che ha di fatto imbrigliato ogni possibile azione programmatica che ha portato ad affrontare la quarta ondata pandemica in assenza di una organizzazione modulare dell’offerta sanitaria, penalizzando in tal modo i percorsi assistenziali delle altre patologie con liste di attesa lunghissime.
In questa situazione – aggiunge il leader della Cgil lucana – non solo si sta negando il diritto alla salute dei lucani , ma si sta di fatto distruggendo la sanità lucana, negli anni passati uno dei modelli organizzativi migliori dell’intero Mezzogiorno.
Eppure dinanzi ai guasti che attanagliano la sanità – basti pensare solo all’ultima denuncia sulla insufficienza delle poltrone chemioterapiche al Crob di Rionero -, la Regione fa spallucce – dichiara Summa – provando, evidentemente, a costruire una narrazione diversa dalla realtà.
Le ragioni della politica si concentrano su quanto il manager da nominare sia vicino a un partito rispetto a un altro, quali ricadute in termini di visibilità darà a un soggetto rispetto a un altro, quale contributo la sua nomina darà alla prossima campagna elettorale; non pare che la priorità sia quella di valutare risultati e obiettivi conseguiti visto che è la Regione, o meglio il dipartimento Sanità, che fissa obiettivi e programmi.
Si dovrebbe operare programmando e verificando le funzioni di controllo non lanciando slogan e comunicati stampa”, accusa il segretario regionale.
“Non era difficile – conclude Summa – prevedere che nulla sarebbe cambiato senza una programmazione sanitaria efficace e una organizzazione ospedaliera e territoriale flessibile, in assenza di un piano straordinario di assunzioni di personale che, se non attuato, vanificherà anche il Pnrr.
Sarà resa vana, specialmente, la dichiarata volontà di un potenziamento della assistenza per la presa in carico dei bisogni di salute dei cittadini lucani.
La vera lezione da trarre dalla pandemia è l’importanza di garantire e sostenere un servizio socio sanitario regionale che sia conforme ai principi di uniformità, equità e solidarietà, puntando su atti programmatori coerenti con i principi enunciati”.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ROCCO LEONE
“Sui temi della sanità e della gestione della pandemia ci aspettiamo dai sindacati critiche costruttive e proposte perché questo non è certo il momento per i protagonismi”.
È quanto dichiara l’Assessore alla salute e alle politiche sociali Rocco Leone in risposta alle recenti dichiarazioni del segretario della Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“Sulla gestione della pandemia – sottolinea Leone – dobbiamo guardare i dati oggetti: sulle vaccinazioni la Basilicata è tra le prime regioni italiane, il tasso di ospedalizzazione è al di sotto della media, per i ricoveri nelle terapie intensive abbiamo il valore più basso d’Italia, per la vaccinazione in età pediatrica 5 – 11 anni abbiamo numeri molto confortanti.
Insieme al resto del mondo – evidenzia l’assessore – abbiamo scoperto che la variante Omicron è ad alta contagiosità. Una ulteriore emergenza che nessuno poteva prevedere e come tale impossibile da affrontare con una pianificazione a priori. Se fosse stato possibile la pandemia sarebbe già risolta non solo in Basilicata ma anche nel resto del mondo.
Riguardo alla riforma del sistema sanitario regionale – aggiunge Leone – vorrei evidenziare che il Pnrr ha modificato l’agenda imponendo, alla luce dei dati AGENAS, ulteriori approfondimenti anche riguardo alle case di salute e agli ospedali di comunità.
Passaggi importanti che stiamo portando avanti in parallelo con la gestione dell’emergenza pandemica.
Riguardo alle nomine dei direttori generali – rimarca Leone – abbiamo guardato esclusivamente alla competenza e non certo all’appartenenza.
Noi ragioniamo con la logica della capacità e della meritocrazia, forse logiche diverse appartengono ad altri schieramenti politici.
In merito alla richiamata vicenda delle poltrone chemioterapiche al Crob di Rionero – conclude Leone- prima dei sindacati ho inoltrato al direttore una perentoria intimazione a provvedere immediatamente. Apparteniamo alla cultura del fare – conclude Leone – e in questa logica accogliamo solo le critiche costruttive che ci aiutino a corregge il tiro e a fare sempre meglio”.