Venerdì 10 dicembre 2021 – Nella riunione tenutasi oggi in Prefettura non si riscontrano ancora passi avanti nella vertenza dei lavoratori ex Auchan di S. Nicola di Melfi.
Ne dà notizia Antonio Cefola, Segretario generale Uil Trasporti Basilicata.
Ormai – ricorda – sono quasi due anni che il sindacato ha posto il problema del Sito produttivo svuotato completamente dall’ottobre 2020 a cui sono susseguite solo promesse da parte di Margherita/Conad che, puntualmente, continua a rinviare gli impegni presi in più riunioni fatte con l’assessorato alle attività produttive della regione Basilicata e con S.E. il Prefetto.
Il giorno 13 dicembre prossimo finisce l’ulteriore periodo di FIS (Fondo integrazione Salariale) che ha accompagnato le maestranze in questo lungo periodo con introiti dimezzati rispetto al normale stipendio che sicuramente si protrarrà fino al 31 dicembre prossimo; dopo di che più nulla.
Rimane solo la speranza – sostiene Cefola – di una riallocazione da parte di qualche azienda che si sta affacciando in quel sito oppure il licenziamento o ancora le dimissioni per giusta causa.
Siamo all’epilogo di una vicenda inverosimile in cui Margherita/Conad continua a giocare con la disperazione dei circa 100 lavoratori che non riescono più ad assicurare il minimo sostentamento alle proprie famiglie.
Del “verificheremo” di Margherita/Conad siamo ormai tutti stanchi e vogliamo risposte chiare, definitive e risolutive.
Alle nostre richieste e interrogativi, S.E. il Prefetto dott. Michele Campanaro – precisa Cefola – ha ben compreso il momento particolare in cui versano i lavoratori e ha affrontato le parti datoriale con dovuta determinazione e concretezza stabilendo una riconvocazione per il giorno 21 dicembre p.v. a cui Margherita/Conad deve, senza ulteriori rinvii, mettere sul tavolo le risultanze delle promesse avanzate in precedenza sia in termini occupazionali che economici con l’intervento di eventuali incentivi all’esodo.
La determinazione di S.E. il Prefetto ha fatto si che Margherita/Conad accettasse la Sua proposta per presentarsi il giorno 21 con un accordo globale sostenibile.
Se ciò non dovesse avvenire, – conclude Cefola – i lavoratori chiederanno il licenziamento o ricorreranno alle dimissioni per giusta causa per garantire ulteriore sostentamento economico con il ricorso alla NASPI e sperare che ci siano reali risposte al Bando sulla reindustrializzazione “Ex Auchan” emanato dalla Regione Basilicata.
Intanto il MISE continua a dimostrare totale disinteresse alla vertenza in atto.