Giovedì 9 dicembre 2021 – “Antonio era un costruttore di ponti, uomo di cultura, abile paroliere, capace di tessere una ampia relazione politica ed umana con i militanti ed i dirigenti del partito. É stato un punto di riferimento certo, anche per me, negli anni e nel primo periodo della mia presidenza. Con lui molte cose sarebbero andate diversamente e la politica avrebbe retto nel suo essere ‘pensiero ed azione’ comune, anche critico, ma non divisivo”.
Così ricorda Marcello Pittella Antonio Luogo, segretario del Pd, morto l’8 dicembre del 2015.
“Perché Antonio era un pratico intellettuale della politica, certamente eclettico, certamente serio e dotato di un acume formidabile.
Non ci ha accomunati una stessa radice ideologica, io per tradizione socialista, lui comunista, quanto piuttosto il gusto della sfida e della dialettica politica, sana, vera.
Tutti lo ricordiamo con nostalgia, tanti però ne dimenticano metodo e portato politico nella sua capacità di farsi carico delle contraddizioni di un partito e trovare una soluzione armoniosa.
E’ forse questo lo spirito vero che dovrà recuperare il neo-segretario del Pd.
Di Antonio ne sentiamo l’assenza forte e rumorosa.”