Sabato 4 dicembre 2021 – “Più e più volte l’ADOC di Basilicata è intervenuta sulle criticità del trasporto pubblico (TPL) a Potenza.
Le indagini fatte dall’Associazione dei consumatori hanno dimostrato in modo inequivocabile che il servizio è costoso e inefficiente.
Nonostante le sollecitazioni, le dimostrazioni e le proteste, anche da pare di numerosissimi utenti, nulla è stato fatto”.
A denunciarlo è il Presidente dell’Adoc di Basilicata, Canio D’Andrea.
“Oggi l’Amministrazione comunale di Potenza si accinge a prorogare il contratto per il trasporto pubblico senza aver predisposto per tempo un nuovo progetto e senza aver verificato se le clausole contrattuali in scadenza siano state rispettate.
Una osservazione su tutte: a fine contratto ancora non funzionano le paline di segnalazione alle fermate dei bus. È normale?
Eppure, nel progetto di servizio era un elemento qualificante della mobilità della città.
Un’altra certezza? Il servizio è scarsamente utilizzato!
I bus sono semivuoti e le scale mobili versano in uno stato di semi abbandono con le ragnatele che pendono dal soffitto e i corrimano che tingono di nero.
I parcheggi di Viale dell’Unicef sono deserti e le persone per spostarsi sono costrette a usare le auto private.
È incredibile che per bandire il nuovo appalto del servizio di trasporto urbano si è dovuto ricorrere alla proroga del contratto attuale.
Ad oggi, nonostante gli impegni assunti, nessuno – afferma D’Andrea – ha convocato i cittadini e le Associazioni di consumatori per illustrare il nuovo progetto di mobilità.
Delle due l’una: o non c’è ancora nessun progetto o l’amministrazione ignora la funzione essenziale delle Associazioni di consumatori.
Vogliamo ricordare a chi ci amministra che noi non siamo sudditi, vogliamo ricordare a chi ci amministra che siamo cittadini a cui assicurare i servizi, vogliamo ricordare a chi ci amministra che per quei servizi paghiamo le tasse e ci aspettiamo che funzionino.
Restiamo in attesa di sapere – conclude D’Andrea – come l’Amministrazione comunale di Potenza intende spendere i nostri soldi per un servizio importante ma che oggi non funziona”.