mercoledì 1 dicembre 2021 – Domani giovedì 2 dicembre, a partire dalle ore 10, davanti alla sede dellaRegione Basilicata, si terrà un nuovo presidio dei lavoratori TFA (ex Firema), stabilimento ferroviario storico dell’area industriale di Tito Scalo.
Il presidio che si terrà in concomitanza di un nuovo incontro convocato dalla Regione Basilicata relativamente alla procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività richiesta dall’azienda stessa.
Cessazione delle attività decisa – si denuncian in una nota di Fil, Fiom, Uilm – né per crisi aziendale, né tantomeno per crisi del mercato, ma per la reale delocalizzazione delle attività verso il sito di Caserta con il conseguente trasferimento collettivo dei lavoratori, da Tito Scalo a Caserta.
Una lunga vertenza questa, che vede ancora una volta, purtroppo, la Basilicata vittima di scelte industriali scellerate, che svuotano il nostro territorio, in ogni senso, anche dal punto di vista professionale.
Come organizzazioni sindacali – prosegue la nota – unitamente ai lavoratori, cosi come già richiesto più volte alla politica lucana, oltre a non accettare tale piano industriale, ribadito anche attraverso i sit-in precedenti, chiediamo alla politica lucana di rilanciare il settore ferroviario lucano, partendo da un tavolo, promosso dalla Regione Basilicata, con Ferrovie dello Stato e con tutti gli attori necessari per pianificare una visione regionale e strategica di questo settore che non è in crisi, anzi sarà investito da ingenti finanziamenti pubblici e privati.
Chiediamo al Presidente Bardi di farsi promotore, così come è previsto dalla mozione approvata da tutto il Consiglio Regionale, di costituire questo tavolo tecnico insieme a tutti gli attori già presenti, affinché davvero si possano creare nuove opportunità, nuovo sviluppo e soprattutto garantire il lavoro.
Oltre a rilanciare il settore ferroviario – conclude la nota – chiediamo a TFA di rendere esigibile quell’impegno, richiesto dalle Organizzazioni Sindacali e più volte esplicitato, di costruire un reale legame tra sito industriale e lavoratori affinché, nel caso di vendita o di fitto dello stesso, i lavoratori possano trovare la propria collocazione all’interno del loro stabilimento.