Giovedì 25 novembre 2021 – Quaranta minuti. È questo il tempo trascorso dal momento della telefonata alla Centrale del 118 (ore 18.04) a quello dell’arrivo a Stigliano (ore 18.44) dell’autoambulanza medicalizzata per soccorrere un uomo di 72 anni del posto, deceduto tragicamente lunedì scorso a causa di un infarto. Sui tempi trascorsi dal momento della richiesta di soccorso a quello dell’effettivo arrivo sul posto, se n’è discusso nei giorni scorsi, anche con interventi politici. Contattato il 118 Basilicata sulla questione, sono state chiarite le cause che hanno portato al ritardo. L’autoambulanza, che presidia la zona di Stigliano, poco prima della chiamata per intervenire in soccorso del 72enne, si era spostata a Matera per trasportare al “Madonna delle Grazie” un bambino che necessitava di cure. Allo stesso tempo l’eliambulanza del presidio ospedaliero di Matera non era disponibile perché temporaneamente in fermo tecnico mentre quello in dotazione al “San Carlo” di Potenza era intervenuto sulla S.S. 103, all’altezza del bivio di Craco (Mt), per un incidete con feriti causato dal ribaltamento di un tir che aveva bloccato la strada. L’autoambulanza che stava ritornando da Matera a Stigliano, si è imbattuto proprio nell’incidente ed ha dovuto cambiare strada – optando necessariamente per un percorso alternativo – ritardando così i tempi di soccorso nei confronti dell’uomo. La vittima – va ricordato – in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, era stata assistita da due infermieri specializzati del luogo, che per 10 minuti hanno effettuato il massaggio cardiaco, risultato, purtroppo, non risolutivo.