18 novembre 2021 – Dal 20 novembre prossimo a Matera, nel Palazzo Malvinni Malvezzi, sarà esposta ETEROTOPIE, Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni, la prima Antologica di Corrado Veneziano a cura di Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato.
In questa occasione Veneziano, nativo di Tursi, torna così alla sua terra d’origine, la Lucania, da cui è partito il viaggio che ha poi portato le sue opere in musei nazionali e comunali di tutto il mondo: dalla Cina a San Pietroburgo, da Parigi a Cracovia, Amboise, Los Angeles, Bruxelles, Algeri, Tunisi, Granada. E naturalmente Roma, dove il Maestro attualmente vive e lavora.
Ed è a Matera che per la prima volta sarà possibile ammirare contemporaneamente 99 sue opere, appartenenti a differenti periodi e ci- cli pittorici. Tutte testimoniano che “la spinta creativa di Corrado Veneziano proviene da una sussurrata ma non meno potente esigenza di scuotimento e provocazione”.
Ad affermarlo è Francesca Barbi Marinetti che spiega: “L’occasione di una estesa mostra monografica evidenzia quanto il filo d’oro della sua ricerca sia una coarticolazione dell’immaginario e dei codici linguistici in un contesto armoniosamente visionario, capace di produrre nuovi sentieri di pensiero interpretativo”.
Le fa eco Raffaella Salato: «I tempi erano maturi per questa corposa antologica del Maestro, che negli ultimi 3 anni ha ottenuto una grande visibilità anche internazionale con i cicli pittorici dedicati a Leonardo Da Vinci e Dante Alighieri, scelti dalle più alte istituzioni nazionali ed estere per celebrare ufficialmente le importanti ricorrenze legate a questi due Geni indiscussi della cultura italiana.
In mostra a Palazzo Malvinni Malvezzi, oltre ad alcune delle opere ispirate al Codice Atlantico e alla Divina Commedia, anche gli altri cicli più significativi ed apprezzati di Veneziano: si parte dai “Non Luoghi” che, attraverso il potere della memoria, recuperano spazi e ambienti dimenticati e apparentemente insignificanti caricandoli di nuove valenze, per proseguire con gli “ISBN”, leit-motiv della poetica dell’artista nella sua raffinata e costante ricerca sui codici espressivi, fino ad arrivare alle “Icone e iconismi” di sapore spiccatamente pop, ma laddove il significato sotteso è ben altro rispetto al significante, e alle “Pietas” di sicuro impatto emotivo, che sono riflessioni sulla distanza tra mondi incomparabili o distanti, come quello della vita e della morte, della guerra e della pace».
Arriverà invece a mostra iniziata il celebre quadro “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, presente precedentemente in altra esposizione. Ispirato a due affreschi dell’artista coevo di Dante, presenti nel cimitero monumentale di Pisa.
L’opera è stata scelta dalla Commissione composta da alcuni esperti, MISE, Poste Italiane, MEF e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per farne il soggetto di un francobollo nell’emissione dedi- cata a Dante per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta; unico caso nella storia filatelica italiana in cui per un francobollo è stato utilizzato un dipinto già esistente di un autore contemporaneo vivente.
Nella ricchissima antologica di Veneziano saranno inoltre visibili i suoi numerosi volumi (pubblicati con Laterza, Giunti, Meltemi, Besa), nonché stralci dei suoi lavori televisivi di regista realizzati per la RAI.
La mostra sarà visitabile nei seguenti giorni ed orari: dal martedì al venerdì ore 17 – 20; il sabato e la domenica ore 10.30 – 13; 17 -20