Giovedì 4 novembre 2021 – “Oltre alla beffa anche il danno. Dopo aver subito nei giorni scorsi una campagna ai limiti della diffamazione e aver letto sulla stampa di procedure non aderenti a uno Stato di diritto apprendiamo da canali non istituzionali e non ufficiali che la selezione formativa indetta dalla Total ‘sarà ripetuta con l’ammissione di tutti i 116 concorrenti che hanno preso parte alla prova precedente’.
E’ lo stato d’animo dei 14 partecipanti che sono stati già selezionati dalla multinazionale, secondo i quali si è davanti “a una vera e propria commedia del grottesco dove non si tiene conto del rispetto delle regole sulle quali, va ribadito, esiste una legislatura che non consente a nessuno di ‘improvvisare’ altro tipo di procedure.
Senza contare che desta non poco sconcerto – proseguono – il tenore del comunicato della Regione Basilicata, nel quale si parla di riaffermazione di principi quale trasparenza, e di una selezione su cui aleggiano sospetti di non meglio precisata natura, alludendo così allo svolgimento di un procedura irregolare o peggio illegittima.
Che l’ente Regione possa emettere tali giudizi è sconcertante. Ma su questo confidiamo nella competente autorità giudiziaria che è l’unica evidentemente atta a tali competenze.
Per tutte queste ragioni considerando che quanto verificatosi, – sostengono i quattordici selezionati – non solo è lesivo e pregiudizievole per l’onore ed il decoro di professionisti che hanno la ‘sola colpa’ di aver partecipato a una selezione (sono stati violati irrimediabilmente i diritti e concretizzandosi in una vera e propria lesione da perdita di change con l’aggravante di un danno patrimoniale, anche alla luce della mancata motivazione dell’annullamento, obbligatorio per legge) ci vediamo costretti a presentare una diffida legale a voler procedere alla ripetizione della selezione.
Qualora ciò avvenisse – concludono – saremo anche costretti ad adire la competente magistratura, civile e penale, per la giusta tutela dei diritti ed interessi degli ammessi.
Si evidenzia inoltre, che quanto avvenuto appare in tutta evidenza come comportamento persecutorio e condizionato dalle solite logiche politiche e di filiera tristemente note agli onori della cronaca.-