Giovedì 16 settembre 2021 –
“E’ stata la INC, società incaricata da AMAZON di occuparsi della fase preliminare dell’eventuale investimento da effettuare in Basilicata, ad indicare le aree industriali di Tito e Melfi, chiedendo alla Regione la disponibilità di lotti in quelle stesse aree.
La verità dei fatti è nella lettera della INC giunta agli Uffici del Dipartimento Attività Produttive e in quella di risposta a mia firma che mettiamo a disposizione per stoppare strumentalizzazioni e polemiche dannose ai fini della prosecuzione di quella che per ora è solo una volontà di investire in Basilicata”.
Lo afferma in una nota l’ex assessore alle Attività Produttive della Regione, Francesco Cupparo.
Mi sarei aspettato – prosegue – che almeno su un progetto industriale, da realizzare con investimenti diretti e privati, così importante specie per l’apporto occupazionale (un migliaio di posti di lavoro) non ci fossero stati strumentalizzazioni e pezzi di propaganda elettorale di basso livello per lasciare ogni scelta al Gruppo americano, come è giusto che sia.
E poi che interesse avrei mai avuto a non indicare l’area del Metapontino o la Val Basento, Matera o magari Galdo o magari Senise? Come credo di aver dimostrato in questi due anni e mezzo non ho bisogno di questi mezzucci ed ho sempre lavorato per creare opportunità di sviluppo e lavoro in maniera omogenea, senza particolarismi, in tutto il territorio regionale, attraverso Avvisi Pubblici e provvedimenti per tutte le aree produttive e persino interne e svantaggiate.
Ripeto la scelta dell’area industriale non compete alla Regione che può solo prenderne atto ed accompagnare gli investitori in tutte le fasi di attuazione del progetto.
Purtroppo – conclude Cupparo – ancora una volta la polemica e il campanile nuocciono alle nostre comunità e in questo caso segnano un nuovo punto fortemente negativo di contrapposizioni tra territori solo per interessi politici che, mi auguro, dopo queste precisazioni, possano cessare definitivamente”.