Sabato 11 settembre 2021 – A conclusione del mandato, il Sindaco di Sarconi, Cesare Marte, ha scritto una lettera ai suoi concittadini che pubblichiamo di seguito.
“Cari sarconesi,
poche settimane ci separano dal voto che eleggerà il Sindaco e il nuovo Consiglio comunale; sarà un momento importante per la vita della comunità ed in particolare per me in quanto, l’imminente appuntamento elettorale, segnerà la fine di una lunga ed intensa esperienza amministrativa.
E come alla fine di ogni ciclo, credo sia naturale guardarsi indietro e fare un bilancio degli obiettivi raggiunti e di quelli mancati, delle soddisfazioni ricevute ma anche delle piccole sconfitte che inevitabilmente segnano un percorso di vita; per questo, ho deciso di condividere con voi, che con il vostro consenso mi avete dato l’onore di rappresentarvi per tanto tempo, una memoria scritta che, seppur in modo sintetico, riassuma quello che è accaduto in questi anni.
Tra le pareti della casa del popolo, come ho sempre amato definire il nostro Municipio, ho trascorso circa 18 anni della mia vita, segnati da tanti momenti entusiasmanti, ma anche da giornate di crisi e di intense preoccupazioni, non ultima quella dell’emergenza sanitaria che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, determinando incertezze sul futuro e paura per la nostra stessa incolumità, un momento che stiamo ancora vivendo e che tra tutti rappresenta senz’altro il più drammatico e delicato; oggi, a Sarconi l’82,43% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino.
Un’esperienza amministrativa giunta nella mia vita inattesa e all’improvviso, senza quel necessario apprendistato che dovrebbe precedere un compito così delicato; figlia di quelle dinamiche che a volte maturano nelle campagne elettorali dei nostri piccoli centri, sempre alla ricerca di volti nuovi e rassicuranti su cui puntare.
Pertanto, nel maggio del 2004, avevo tanti dubbi e una sola certezza, quella della fiducia conferitami dai sarconesi, che avevano riposto in me le loro attese, considerando più la persona che le sue attitudini politiche.
E per anni ho dovuto comportarmi come uno studente apprendista, che ogni giorno studiava e contemporaneamente lavorava per sostenersi agli studi; quotidianamente ero chiamato a capire le dinamiche farraginose della macchina amministrativa e contemporaneamente dovevo provare a dare risposte alle esigenze di ciascun abitante.
Oggi, posso confidarvi che non è stato facile; e solo il pensiero di deludere quelle attese, le vostre attese, mi ha dato la forza di andare avanti, conciliando non senza qualche difficoltà la vita privata e professionale con l’impegno sociale a cui ero stato chiamato dalla vostra scelta.
Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, avvenuto nei modi a voi noti, Sarconi doveva necessariamente ricostruire la sua immagine, sia come paese sia come comunità; era una priorità riabilitarsi agli occhi del mondo esterno come interlocutori seri ed affidabili; abbiamo dispiegato energie, risorse e tempo perché si riuscisse in questo intento e oggi, a distanza di anni, credo che si possa tranquillamente affermare che, con la collaborazione di tutti, sia stato fatto un buon lavoro; è sufficiente uscire dai confini locali per percepire ancora meglio quello che provo a dire con questa breve testimonianza: siamo diventati esempio e termine di paragone positivo per tante altre realtà.
Da amministratore, ho sostenuto sempre che la posizione geografica e la facile accessibilità viaria al paese fosse un elemento determinante per la sua crescita sociale ed economica; e abbiamo quindi puntato su quei servizi individuati come strumenti di richiamo(e penso ad esempio al potenziamento del Parco giochi); un ruolo importante l’hanno poi ricoperto gli imprenditori, alcuni giovani, altri provenienti da realtà limitrofe che, con entusiasmo e tanto coraggio, hanno investito in attività commerciali, di ristorazione e di servizi, rendendo il paese luogo di riferimento per l’intera Val d’Agri;
Tante piccole microattrattività, pubbliche e private, che hanno conferito gradualmente a Sarconi una immagine di vivacità e laboriosità.
E grazie a una presenza costante sui media e ai numerosi passaggi sulle televisioni nazionali, il nostro paese è riuscito ad esportare tutto quello che lo caratterizza, a cominciare dal fagiolo IGP, anche oltre i confini regionali;
Oggi possiamo tranquillamente affermare che Sarconi non è un anonimo paese del Mezzogiorno d’Italia, anzi è una realtà che ha avuto il merito di far parlare della Val d’Agri in termini diversi rispetto a quelli con cui le cronache nazionali ce l’hanno raccontata in questi anni;
Gli stessi incarichi da me ricoperti negli anni, prima nel Direttivo dei Gruppi di Azione Locale e poi come Presidente della Conferenza dei Sindaci del PNAL, sottolineano una ritrovata considerazione di Sarconi da parte dell’intero territorio.
Sono sotto gli occhi di tutti progetti realizzati e i servizi migliorati, come l’ampliamento della pubblica illuminazione a LED – tra le prime realizzate in Basilicata – e come l’accordo con ITALGAS per l’estendimento delle linee di distribuzione del gas metano.
E, in un contesto territoriale che tende a perdere numeri, Sarconi è tra quelle realtà che hanno retto meglio alla crisi demografica, occupazionale ed economica; penso ad esempio alla residenza per anziani “don vito Micucci”, che oltre al suo ruolo sociale, ha dato una importante risposta all’occupazione femminile, così come le opportunità offerte dal completamento della Zona PIP ‘Matinelle’ e dalla riorganizzazione della Zona PIP ‘San Giacomo’, che hanno favorito gli investimenti di nuovi imprenditori.
Quello che mi rende sereno è la consapevolezza che i maggiori benefici delle iniziative realizzate in questi anni, si apprezzeranno nel tempo (e penso ad esempio all’utilizzo che si potrà fare dell’isola ecologica informatizzata, sia in termini di rispetto ambientale che di risparmio per l’utenza), mentre altre, che sono in fase di progettazione esecutiva o di realizzazione, saranno opere utili a migliorare ulteriormente la mobilità urbana e la sicurezza sanitaria (penso ad esempio ai parcheggi sulla provinciale SP 104 e alla piazzola di atterraggio per elisoccorso).
Sono tutte proposte che guardano al futuro, sempre più orientato verso l’ efficientamento energetico, il rispetto per l’ambiente e una migliore fruizione del territorio, sia in termini di vivibilità che di sicurezza.
Abbiamo sempre programmato iniziative di prospettiva e di certo non abbiamo trascurato il passato, la storia e la tradizione del paese; in questi anni abbiamo lavorato per riscoprire e valorizzare personalità, luoghi e monumenti che sono legati indissolubilmente alle radici di questa comunità.
L’intitolazione della riattivata biblioteca comunale, quella del complesso sportivo, del centro residenziale per anziani, della sala consiliare così come la toponomastica, sono iniziative andate esattamente in quella direzione.
Il ripristino dell’antico tratturo di Montauro, così come la valorizzazione dell’acquedotto Cavour, la riapertura al culto della chiesetta di Santa Lucia sono stati momenti importanti; e la realizzazione del tratturo, che collegherà il Parco fluviale Maglia al Lago di Pietra del Pertusillo, esalterà ancora meglio la bellezza dei nostro territorio, anche a beneficio di chi verrà a visitarci.
In questi anni, con il dialogo e facendo ricorso alle relazioni personali, abbiamo sempre sostenuto i sarconesi che cercavano risposte a quelle vicissitudini che quotidianamente si presentavano, anche a quelle che esulavano dalle strette competenze comunali; così come abbiamo risolto problematiche storiche e imbarazzanti, in un dialogo non sempre facile con gli enti preposti (mi riferisco all’interramento della condotta pensile sul fiume Sciaura piuttosto che alla cessione ad altro ente dell’acquedotto rurale Panno.)
Il mio interesse e delle Amministrazioni è stato sempre quello di lavorare a sostegno dei cittadini, anche in tempi resi difficili dagli esigui trasferimenti statali e da sempre più stringenti normative (penso ad esempio alla copertura del 100% della TARI).
Sarconi, oggi, è tra i paesi con le aliquote tributarie tra le più basse (TARI) se non addirittura al minimo di legge consentite (IRPEF), e alcune sono rimaste invariate nell’ultimo quinquennio (IMU); al tempo stesso, siamo riusciti a mantenere uno standard elevato di qualità dei servizi (penso ad esempio alla raccolta porta a porta ed ai servizi annessi), così come a garantire l’equilibrio dei conti pubblici, non ricevendo mai alcun appunto significativo dagli organi di controllo in materia di contabilità pubblica.
Abbiamo provato a valorizzare quella che penso rappresenti la potenzialità più grande del nostro territorio e cioè la sua collocazione geografica: l’inizio dei lavori per la realizzazione della strada ‘Visciglieta’ è prossima e faciliterà le interazioni con il lagonegrese, così come la richiesta di finanziamento al POV di una bretella che colleghi la Fondo Valle dell’Agri con la SP 103, potranno rappresentare una sfida importante per incrementare i rapporti con la provincia di Salerno.
E siamo stati sempre in prima linea nelle battaglie per l’ottenimento del bonus gas e per una più equa distribuzione delle royalties petrolifere, che sono finalmente giunte nelle casse comunali e che consentiranno alle future Amministrazioni di sostenere con più facilità investimenti per lo sviluppo della comunità;l’obiettivo è stato raggiunto, anche grazie all’impegno di alcuni Sindaci della Val d’Agri, tra cui Sarconi, che nel 2013 portarono all’attenzione del governo regionale, per la prima volta e con determinazione, queste esigenze, anteponendo gli interessi delle comunità all’appartenenza e agli indirizzi politici; Ciò non accade sempre…!
Tutte le azioni messe in campo sono state sempre concepite per raggiungere un vantaggio che fosse ad appannaggio dell’intera comunità o comunque per gran parte di essa, provando ad amministrare un paese e non a gestire semplicemente un potere a beneficio di pochi; a TUTTI gli imprenditori presenti sul territorio, cosi come a TUTTE le professionalità, è stato dato il modo di collaborare con l’ente comunale;
E forse è stato questo modo di fare, garantista e mai rancoroso, ad assicurare quella tranquillità sociale che ha caratterizzato in questi anni la vita della nostra comunità;
Nell’amministrazione della res pubblica sono stato fermo nel garantire regole e leggi, dando seguito a quello che mi ero impegnato a fare: essere il Sindaco di TUTTI.
E non mi dispiace se qualcuno voleva che il mio comportamento dovesse essere diverso….
Ho provato ad essere chiaro, soprattutto quando le vicissitudini rappresentate non potevano essere da me risolte; non ho mai illuso nessuno e ho sempre risposto con un sì o con un no, giustificando quelle risposte.
Certo, come sempre e col senno di poi, avremmo potuto fare di più e meglio, ma credetemi, tutto ciò che abbiamo portato avanti, lo abbiamo fatto con tanta passione, straordinaria tenacia e grande onestà, lottando spesso contro la mancanza di fondi e confrontandoci sempre con una spietata burocrazia; e le vicende della centrale idroelettrica e della banda larga ne è un esempio chiaro.
Prima di salutarvi, è doveroso che faccia dei ringraziamenti e non di circostanza: la mia gratitudine va espressa agli amministratori, anche di minoranza, e in particolare a quelli che hanno contribuito spassionatamente alla crescita del paese e che non hanno mai assunto comportamenti che potessero mettere in difficoltà la credibilità dell’Amministrazione agli occhi della comunità; un caro ricordo vada anche a chi non è più tra noi.
Grazie anche a tutti i dipendenti comunali, effettivi o convenzionati che, a vario titolo e ognuno per le proprie responsabilità, hanno partecipato attivamente alla realizzazione di ogni obiettivo raggiunto in questi anni; grazie a quelli che hanno continuato a dare il loro contributo, anche dopo il conseguimento della pensione; un sincero ‘in bocca al lupo’ ai nuovi assunti, che sono sicuro proseguiranno il buon lavoro svolto da chi li ha preceduti.
Ringrazio tutti quelli che durante questi anni di mandato, hanno collaborato con me: le Associazioni, con le quali abbiamo realizzato iniziative memorabili; la Scuola; la Parrocchia; e un mio personale plauso vada a quei cittadini che, con garbo e nei luoghi giusti, senza l’inopportuno a volte ausilio dei social, hanno posto quesiti e dato spunti di riflessione all’Amministrazione.
Infine, auguro ai futuri amministratori una serena campagna elettorale non perdendo di vista lo scopo per cui si ci mette in gioco: il bene di questa comunità!
Ora, con la commozione che mi fa tremare la penna e con gli occhi lucidi, guardo la fascia che in questi anni ho vestito e che con orgoglio mi ha portato a rappresentarvi.
Non nego che c’è in me una vena di nostalgia per un percorso che termina, ma anche la serenità e la soddisfazione per quello che insieme abbiamo costruito in questi anni.
Tante cose sono state fatte, ma era semplicemente il mio dovere farle!
Ancora un grazie, a ognuno di voi….
Buon cammino, Sarconi!
Cesare“