Mercoledì 1 settembre 2021 – La direzione aziendale dello stabilimento di Melfi di Stellantis ha confermato ai sindacati l’aggravarsi della crisi causata dalla mancanza di forniture di microchip che sta fermando la produzione di autoveicoli nel mondo.
L’ha fatto in un incontro con Fim, Fiom, Uilm,Fismic Ugl e Acqf. Ai rappresentanti sindacali – si precisa in una nota congiunta – è stato precisato che l’aggravarsi della crisi causata dalla mancanza di forniture di microchip che sta fermando la produzione di autoveicoli nel mondo.
Di riflesso all’attuale situazione, l’attività lavorativa nel mese di settembre registra ulteriori fermate collettive, che vanno oltre la percentuale massima prevista dall’accordo del 25 giugno relativo al contratto di solidarietà.
Pertanto il suddetto contratto di solidarietà cessa a decorrere dal 1 settembre, e le chiusure collettive relative al mese di settembre saranno coperte dalla cassa integrazione ordinaria.
L’accordo odierno, circa la messa a copertura delle fermate collettive previste, con la cassa ordinaria, prevede – si precisa nella nota – la maturazione dei ratei per tutti i lavoratori, a prescindere dalle giornate lavorative in continuità e conformità col precedente accordo sul contratto di solidarietà.
L’attività lavorativa riprenderà il 13 settembre e la produzione prevista per il suddetto mese, compresa quella dell’avvio impianti in corso, è di circa 8000 vetture, per un totale di circa 5/6 giorni lavorativi.
Data la situazione si rimarrà momentaneamente a 15 turni, ad eccezione della linea 7 Stampaggio e le grandi presse Plastica dove si faranno i 17 turni.
Sono stati confermati integralmente su richiesta sindacale, nonostante la cessazione del contratto di solidarietà, da parte di Stellantis, tutti i contenuti dell’accordo sottoscritto il 25 giugno 2021, a partire dagli investimenti, dalle missioni produttive future, alla rotazione dei lavoratori e soprattutto nessun esubero a Melfi.
Nelle prossime settimane si terrà un nuovo incontro sindacale per valutare complessivamente la situazione industriale per il mese di Ottobre, e contestualmente all’avvio della produzione del 13 settembre verranno richiesti, da parte sindacale, vista la modifica del layout e dell’organizzazione del lavoro, ulteriori incontri per valutare eventuali criticità che si potrebbero creare.
L’accordo raggiunto nella direzione di tutela del lavoro e dei lavoratori ma è necessaria, anzi fondamentale e non più rinviabile, – si ribadisce – una discussione a livello nazionale relativamente al settore dell’automotive, per questo anche alla luce della richiesta di incontro delle segreterie nazionali ai ministri competenti Giorgetti e Orlando, auspichiamo che lo stesso venga calendarizzato in tempi brevi perché la pandemia associata alla crisi dei microchip sta determinando una tempesta perfetta per l’industria del nostro Paese.