Giovedì 26 agosto 2021 – Le proprietà benefiche di estratti ottenuti dal peperone di Senise (Potenza) emergono da uno studio realizzato dal gruppo di ricerca coordinato dal professore Luigi Milella, del Dipartimento di Scienze dell’Università della Basilicata in collaborazione con i docenti dell’Unibas Faustino Bisaccia, Maria Francesca Armentano, Angela Ostuni e Antonio Vassallo.
Grazie all’utilizzo di modelli cellulari è stata dimostrata un’importante attività antiossidante, utile per ridurre lo stress ossidativo, implicato nell’eziologia di molte patologie tra cui malattie cardiovascolari, disturbi neuronali, diabete e obesità, evidenziando l’efficacia dell’estratto ottenuto soprattutto dopo l’essiccamento, processo che, per altro, fa parte della tradizione lucana da secoli.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “Antioxidants”, con un lavoro dal titolo “Phytochemical Profile of Capsicum annuum L. cv Senise, Incorporation into Liposomes, and Evaluation of Cellular Antioxidant Activity”.
In questo studio si mette in luce che l’effetto di protezione si esplica grazie all’attivazione di fattori di trascrizione che inducono l’espressione di geni coinvolti nell’attività antiossidante, potenziando le difese del nostro organismo. Questo effetto è riconducibile alla presenza di polifenoli, carotenoidi, capsinoidi e vitamine, molecole già note per le loro proprietà benefiche, identificate nell’estratto.
In ultimo, grazie alla collaborazione con la professoressa Carla Caddeo dell’Università di Cagliari, il potenziale nutraceutico dell’estratto è stato ulteriormente migliorato utilizzando sistemi fosfolipidici (liposomi) in grado di facilitare il trasporto dei principi attivi nelle cellule.
Questo studio è stato svolto nell’ambito del progetto ALIMINTEGRA, GO NUTRIBAS, finanziato dalla Regione Basilicata sulla misura PSR 16.1, per la valorizzazione e la caratterizzazione del profilo nutraceutico dei prodotti agroalimentari lucani.
Il peperone di Senise potrebbe, dunque, costituire una promettente fonte di sostanze in grado di contrastare la formazione di radicali dell’ossigeno riducendo lo stress ossidativo.Visti gli incoraggianti risultati ottenuti, lo studio è proseguito per valutare l’efficacia dell’estratto in modelli animali, ulteriore step per la valorizzazione e validazione delle importanti attività biologiche riscontrate.
Queste ultime rendono “l’oro rosso della Basilicata” un possibile alleato per la salute, oltre che un elemento di riconoscibilità della gastronomia lucana.