Domenica 25 luglio 2021 – Ha indispettito un pò tutti, in primis il Sindaco Mario Guarente, l’episodio di vandalismo in seguito al quale è stato danneggiato uno dei canestri del campo di basket nel Parco dei Cento Comuni inaugurato appena giovedì scorso.
La foto è stata pubblicata sulla sua pagina Facebook dal Sindaco Mario Guarente con una nota dai toni forti che confermano lo stato d’animo del Primo Cittadino.
“Il vero problema è che in questa città c’è gente che non merita un….! E non venitemi a dire che dovrei avere un profilo istituzionale e che non dovrei utilizzare questo linguaggio, ma la rabbia – scrive Guarente è tanta e agli animali ci si rivolge con il linguaggio che loro comprendono meglio! A neanche due giorni dall’inaugurazione è stato già rotto un canestro nella Piazza dei Comuni.
E non è il solo: il parco Elisa Claps è puntualmente aggredito, così come il Parco del Basento e tante altre zone della città sono costantemente oggetto di atti vandalici. Lo sconforto, credetemi, è davvero tanto: a Potenza, ahinoi, c’è qualcuno che non conosce il valore del bene pubblico, del vivere civile, del rispetto degli altri.
A giorni saranno installate le telecamere e, a questo punto, darò mandato agli uffici di provvedere anche ad una recinzione che lo renda inaccessibile di notte.
Vi darò la caccia come se foste i peggiori delinquenti del mondo perché, – conclude Guarente – se le vostre famiglie non vi educano al rispetto, è esattamente quello che rischiate di diventare.
E la nostra città, la nostra comunità, non lo merita.
Siete solo delle bestie, vergognatevi!!!”.
A rasserenare il Sindaco Guarente è stata la foto che mostra un abitante della zona, Rocco Catalano, sistemare il canestro. Un gesto che tutti hanno apprezzato.
Ha prevalso quel senso civico, quel rispetto della cosa pubblica, valori che in alcuni mancano perchè probabilmente non siamo riusciti ad inculcarli.
Intanto il Sindaco Guarente lancia un appello: “Chiediamo ai nostri cittadini di essere sentinelle del decoro cittadino. Insieme possiamo farcela”.
C