Sabato 17 luglio 2021 – “Gli effetti collaterali della pandemia ancora in essere stanno minando pesantemente il corretto funzionamento del sistema sanitario regionale, già precario di suo. Basti pensare al preoccupante rinvio delle numerose visite di controllo per gli screening oncologici sui quali l’assessore Leone ha annunciato il ricorso alla sanità privata per metterci una pezza”.
Lo afferma in una nota Gianni Perrino, consigliere regionale del M5S, il quale solleva un problema del quale subiscono le conseguenze soprattutto gli abitanti delle aree interne: la continuità assistenziale più comunemente conosciuta come guardia medica, “ultimo presidio di sanità per migliaia di cittadini che altrimenti sarebbero completamente abbandonati a se stessi” afferma Perrino.
L’esponente pentastellato denuncia che il meccanismo che disciplina il rapporto tra l’Ordine dei Medici e la Regione per garantire questo servizio “si è inceppato in quanto la regione ha bloccato le assegnazioni al 2013 in vista della ridefinizione dell’assetto organizzativo della Continuità Assistenziale.
Questo blocco ha reso precario il servizio di continuità assistenziale in quanto le assegnazioni vengono effettuate a tempo determinato, pratica che non sempre riesce a garantire la copertura dei posti. Gli effetti del blocco sono ulteriormente aggravati dall’emergenza Covid che ha drenato ulteriormente il contingente di medici a disposizione verso altre destinazioni.
Ad oggi sono numerose le località sotto organico o scoperte che stanno facendo i salti mortali per garantire la copertura del servizio.
È arrivato il momento – conclude Perrino – di scoprire le carte anche in Consiglio Regionale. Abbiamo protocollato un’interrogazione in commissione per conoscere quali saranno gli scenari futuri della continuità assistenziale e della medicina del territorio nella speranza che Zullino riprenda le convocazioni della stessa.