Lunedì 21 giugno 2021 – “Come avevo già annunciato, il sacrificio per l’aumento delle tariffe dell’acqua che abbiamo chiesto ai lucani è transitorio. Abbiamo già iniziato quelle manovre e azioni correttive che porteranno all’abbassamento. La prima: nella scorsa settimana la Giunta regionale ha destinato ulteriori risorse, pari ad euro 2.100.000, all’abbattimento delle tariffe. Possiamo quindi affermare che, per un nucleo familiare di 4 persone, l’aumento previsto di euro 21,36 si riduce ad euro 12,95, ovvero 3,23 euro a persona all’anno.
Lo avevamo già detto durante l’Assemblea dei soci e l’abbiamo fatto. Solo chi non voleva capire non l’ha fatto. Ovviamente, la necessità di strumentalizzazione politica, che nulla ha a che fare con la tutela dei cittadini, non ha consentito ad alcuni di tacere per evitare le pessime figure di un passato che cerca di ripulirsi.
Anche in questa settimana le polemiche non sono mancate. Qualcuno è addirittura arrivato a resuscitare Nicola Cicoria, ovvero il signore che ha diretto l’Egrib (Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata) durante la legislatura a guida Pittella. Ebbene sì, quel Cicoria il cui curriculum fu analizzato dal Comitato Tecnico che evidenziò ‘dal curriculum non si evince il possesso di elevata competenza nei settori di riferimento dell’Ente’.
La critica è sempre legittima se però si resta ai fatti. A guardare bene, infatti, la gestione Cicoria si iscrive proprio nell’ambito della pesante eredità che ci siamo trovati a gestire, come ad esempio i rendiconti mai approvati dalla Regione per gli anni 2017/2018, il bilancio 2018 mai presentato alla Regione, la mancata redazione del piano del fabbisogno dal 2016 al 2019, il piano d’ambito dei rifiuti per passare agli accordi di programma sui rifiuti mai sottoscritti.
Ma non è solo la gestione pessima dell’Egrib degli anni passati. Noi ci portiamo dietro anche una sudditanza psicologica di alcuni personaggi che oggi, senza ragione, parlano, ma, ieri, tacevano. E, per dirla con un motto: chi tace è complice. Quindi, sono complici del disastro tutti coloro che sono stati in silenzio quando, durante il periodo 2016/2019, l’aumento della tariffa dell’acqua è stato del 12% nonostante venisse ‘dimenticata’ una voce obbligatoria, quella dei costi sostenuti da Aql per la gestione degli adduttori e valutabile in 6 milioni di euro all’anno.
Noi, viceversa, non abbiamo nascosto ai lucani la verità o peggio rinviato a chi verrà nel futuro il problema ma abbiamo affrontato le questioni perché i problemi non vanno sottaciuti.
Sull’acqua, la sua tutela e la sua valorizzazione e contro i suoi sprechi, stiamo lavorando da quando ci siamo insediati. Presto ci saranno altre novità. Tutto il resto sono piccoli tentativi di riacquistare credibilità”.