Atella (PZ) – I Carabinieri della Stazione di Atella hanno arrestato in flagranza di reato un 55enne di Brienza (PZ), ritenuto responsabile di furto aggravato.
In particolare, nel primo pomeriggio di domenica scorsa, 6 giugno, i Carabinieri sono intervenuti in un’azienda agricola dell’agro atellano, destinata alla coltura del tartufo nero, dopo aver ricevuto la segnalazione di un tentativo di furto in atto, grazie al sistema di allarme ivi installato, che aveva rilevato la presenza di estranei all’interno dell’area privata.
L’intervento dei Carabinieri è stato risolutivo, avendo messo la parola fine ad altri analoghi episodi recentemente verificatisi nel giro di pochi mesi, motivo per cui l’impresa di proprietà di un 53enne del luogo era stata oggetto di attenta vigilanza nel corso dei servizi di controllo del territorio condotti specificamente anche in aree rurali, lontane dai centri abitati.
Nello specifico, sopraggiungendo prontamente nel luogo di interesse, i Carabinieri hanno immediatamente individuato in lontananza l’uomo che si aggirava all’interno del fondo con uno zainetto sulle spalle.
Quest’ultimo, alla vista dei Carabinieri, nonostante gli fosse stato intimato di fermarsi, si è dato alla fuga così che, beneficiando di un cospicuo vantaggio, dovuto alla distanza intercorrente tra le rispettive posizioni, era riuscito a far perdere temporaneamente le proprie tracce tra la folta vegetazione circostante.
Intento, però, che nel volgere di pochi istanti è capitolato, poiché, grazie all’approfondita conoscenza della zona, i Carabinieri hanno cinturato la stessa pattugliando le possibili vie di fuga.
Infatti, dopo pochi minuti, hanno intercettato l’autovettura a bordo della quale il soggetto stava tentando di dileguarsi, bloccandola, per poi procedere ad un controllo.
Sono bastati ai Carabinieri solo alcuni minuti per definire la vicenda, avendo notato sul sedile posteriore del veicolo lo zainetto indossato dal fuggitivo.
Resisi conto, appunto, che si trattava proprio della persona ricercata, hanno proceduto ad una perquisizione personale e veicolare, rinvenendo nell’accessorio i numerosi tartufi trafugati, per un peso complessivo di circa 2,5 kg, del valore di alcune centinaia di euro, oltre ad un binocolo e una cesoia utilizzata per tagliare la rete di recinzione e creare un varco d’accesso al punto in cui si erano consumato il reato.
Al termine degli accertamenti, la refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari, mentre, per il 55enne, si sono avviate e concluse celermente le operazioni che hanno portato al suo arresto.