Sabato 5 giugno 2021 – Il Protocollo è un atto formale di una collaborazione che già vede le istituzioni e diversi animatori di legalità protagonisti nella lotta all’usura e all’estorsione.
Il territorio scelto per la firma di un patto di legalità per combattere racket e usura e aiutare chi inciampa in questi fenomeni, non poteva non essere il Metapontino e, in particolare, Scanzano Jonico, Comune commissariato per infiltrazioni mafiose nel dicembre del 2019.
“Economie di Libertà” prevede il rafforzamento della rete istituzionale di supporto alle attività del progetto, che risulta fondamentale per fornire un’adeguata assistenza e consulenza, anche nell’accesso ai benefici previsti dalla normativa a favore delle vittime di usura e di estorsione.
‘’Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni e le forze attive di chi è impegnato nel recupero degli spazi di diritto- ha detto il Prefetto di Matera Rinaldo Argentieri– è possibile affiancare i cittadini che decidono di intraprendere un percorso difficile di denuncia. Per questo ho sposato immediatamente la causa di ‘’Interesse Uomo’’, assicurando l’incondizionato appoggio mio e del mio ufficio. Quello che è accaduto oggi non è casuale. Nasce in contesti di legalità che, a Scanzano Jonico, fino al dicembre 2019 non c’erano’’.
‘’Abbiamo un numero di telefono (393 8860940) attivo 24 ore su 24, perché chi è vittima di estorsione o di usura ci possa contattare in qualsiasi momento- ha detto don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Antiusura ‘’Interesse Uomo’’ onlus– La rete di ascolto e di aiuto contro racket e usura è sempre a disposizione e chiunque abbia un rigurgito di dignità sappia che non è solo’’.