Nel ridotto del Teatro Stabile di Potenza, lunedì 30 maggio, alle ore 18,00 verrà presentato il libro di Walter De Stradis, Lo chiamavano Michele di Potenza, Villani Editore, Potenza, 2021.
Saranno presenti: Stefania D’Ottavio, Assessore alla Cultura, Don Vito Telesca, Vicario Generale Arcidiocesi di Potenza, Flavio Travaglini, studioso di dialettologia, Toni De Giorgi, musicista, Franco Villani editore e Walter De Stradis autore del libro.
Walter De Stradis, nel libro Lo chiamavano Michele di Potenza, ha ricostruito la carriera artistica del cantante Folk potentino molto famoso negli anni Sessanta-Settanta. In realtà, ancora, oggi non c’è festa di S. Gerardo, Santo Patrono di Potenza, in cui non si canti Lu braccial; non c’è festa di matrimonio di sposi lucani in cui non ci si scateni al ritmo di Chi se magnà la zita la prima sera; non c’è sagra di paese in cui non si intoni, a squarciagola, È fuss mort tatt e no lu ciucc. Eppure sono pochi quelli che conoscono la carriera artistica di Michele di Potenza, il cantante, cioè, che ha portato alla ribalta queste canzoni.
Leggere i testi delle canzoni di Michele Potenza vale più di un saggio sulla nostra cultura contadina. Le sue canzoni, infatti, offrono sempre un incisivo spaccato nel quotidiano dei contadini che, fino al 1950, costituivano gran parte della popolazione lucana.