Venerdì 23 aprile 2021 – I Vescovi delle Chiese di Basilicata, attraverso la Commissione Episcopale per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia e la Pace, intendono manifestare la loro vicinanza a tutti i dipendenti del polo industriale di Melfi, che soffrono per le recenti notizie circa i tagli di una linea produttiva e, di conseguenza, tagli dell’occupazione per migliaia di lavoratrici e lavoratori.
“Un’economia che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza” (Papa Francesco, «Videomessaggio ai partecipanti all’incontro “The Economy of Francesco – I giovani, un patto, il futuro”», 21 novembre 2020) è l’economia necessaria per lo sviluppo della nostra terra di Basilicata.
I Vescovi Lucani auspicano “un ripensamento da parte dei vertici di Stellantis.
Un’ideologia economica che ha posto al centro del nostro vivere sociale la competizione di tutti contro tutti non determina – sostengono i Vescovi di Basilicata – il bene della persona umana.
“L’inequità è la radice dei mali sociali” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 202).
Contro l’inequità si può agire efficacemente mantenendo le migliori condizioni di occupabilità, laddove sono stati effettuati importanti investimenti economici e formativi per le lavoratrici e i lavoratori dell’indotto industriale di Melfi negli ultimi decenni.
Tali investimenti hanno creato storie personali e collettive di cui noi tutti siamo testimoni. Sono investimenti che hanno destato il senso del riscatto individuale e collettivo, il quale tanta influenza positiva ha avuto sulla Basilicata. Sono investimenti che hanno determinato vocazioni professionali e scelte di miglioramento individuali e collettive che non possono essere tranciate da scelte che non sanno coniugare il bene della persona con le libertà di iniziativa privata.
Al centro del vivere sociale, ovunque, anche in Basilicata, – sostengono i Vescovi Lucani – non si deve porre la concorrenza, ma la solidarietà, la fedeltà agli impegni assunti con i lavoratori insieme all’iniziativa privata. Questa è la via maestra che anche la nostra Costituzione indica: senza tale bilanciamento tra dignità umana e mercato nessuna istituzione imprenditoriale ha successo. Se qualcosa si rompe da un lato, dall’altro si distrugge più di quanto si possa ipotizzare.
“La realtà è più importante dell’idea”, scrive Papa Francesco nella Evangelii Gaudium (EG 231-233). Uno dei maggiori problemi dell’economia globale è che si basa su modelli che ignorano la realtà materiale.
Qui, nella nostra terra lucana, la realtà determinata dagli investimenti industriali nel settore automobilistico è visibile a tutti: si tratta di tutto ciò che incide su famiglie, persone, giovani, anziani, lavoratrici, lavoratori, redditi, formazione, visione del futuro e speranza.
Non si facciano scelte solo per interesse. Si abbia il coraggio – conclude la nota dei Vescovi lucani – di guardare lontano e di credere nel rinnovamento che costruisce un futuro migliore per tutti”.