Domenica 18 aprile 2021 – “A tutela urgente della salute degli anziani, è necessario attivare subito unità mobili per la somministrazione del vaccino a domicilio, così come occorre intervenire rapidamente con servizi che supportino, nelle prenotazioni, le persone sole, con particolare attenzione a tutte quelle che abitano in aree rurali e contrade”.
E’ questo l’appello che Anp, l’Associazione nazionale dei pensionati di Cia-Agricoltori, rivolge ora al commissionario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo e alla Regione, estremamente preoccupata per il grave ritardo della campagna vaccinale sugli over 70 che vivono nelle aree montane e collinari delle province di Potenza e di Matera.
Anche se per gli over 80 la percentuale di vaccinati è considerata dalle autorità nazionali e regionali che se ne occupano di “buon livello” – sottolinea Anp-Cia che è impegnata in una campagna “iniezione di ottimismo” per promuovere la vaccinazione – mancano ancora all’appello alcune migliaia di over 80 delle aree rurali.
Le criticità maggiori che si stanno verificando – si precisa in una nota – vanno a minare la sicurezza sanitaria di anziani già fragili che hanno difficoltà a muoversi o a utilizzare piattaforme online per la richiesta del vaccino.
In queste aree, la campagna sta procedendo molto lentamente – fa sapere Anp-Cia – al punto che un numero assai rilevante di over 80 non ha ancora ricevuto la seconda dose. Preoccupa e indigna, dunque, percepire da parte delle istituzioni regionali e locali, una scarsa attenzione al problema tanto più in Basilicata che ha un alto numero di contrade da sempre prive di presidi medico-sanitaria e di assistenza domiciliare.
La scelta di dare precedenza nelle vaccinazioni alle persone più deboli e per fasce di età, attivando non solo i medici di famiglia, risponde a un criterio che non è soltanto relativo alla protezione sanitaria dei soggetti interessati. Infatti, è anche un obiettivo che qualifica il carattere civile di una società.
Regione, Asp e Asm -precisa Anp-Cia- non possono, quindi, sottovalutare i ritardi evidenti, tanto più che spetta proprio a loro, il compito di organizzare e monitorare i sistemi di vaccinazione e le modalità di prenotazione nel rigoroso rispetto delle priorità indicate dalle autorità sanitarie.
Con il Paese intero in emergenza, Anp-Cia non può che accendere i riflettori sulle difficoltà nelle comunità più isolate e con il rischio di rimanere fuori focus. Serve il massimo impegno per dare impulso alla campagna vaccinale, anche alla luce dell’annunciata maggiore disponibilità delle dosi e rispettando sempre e rigorosamente i criteri più volte ribaditi.
Dunque, da parte di Anp-Cia la richiesta alle istituzioni di superare i ritardi e correggere le disfunzioni, adottando per le persone anziane e con fragilità, il carattere di priorità. Si tratta di un passaggio chiave -conclude l’Associazione nazionale pensionati di Cia- anche della ripresa graduale e in sicurezza di tutte le attività ricettive e dei servizi, così importanti per la ripartenza economica e sociale del Paese.