Domenica 18 aprile 2021 – “Leggo di una proposta finalizzata ad introdurre un pass per potersi spostare da una regione all’altra. Ritengo che questa insana idea crei una patente discriminazione e che di tutta evidenza sia finalizzata ad indurre, anche chi non vuole farlo, a vaccinarsi”.
E’ quanto sostiene Maurizio Bolognetti, Segretario dei Radicali Lucani, che contesta questa ipotesi che viene avanzata in questi giorni.
“Potete chiedermi di indossare la mascherina quando è necessario e di rispettare le distanze, ma – afferma Bolognetti – non potete impedirmi la libertà di spostamento.
Se voglio andare ad ascoltare le onde del mare infrangersi contro una scogliera, non devo essere obbligato a fare un tampone che non ha senso o un vaccino (perché l’obiettivo è quello) della cui efficacia e utilità non sono affatto convinto.
Quale sarà la prossima frontiera, la porta delle nostre abitazioni? I nostri domicili privati? Posso preannunciare che se la proposta del Governo dovesse malauguratamente concretizzarsi, due minuti dopo varcherò il Rubicone, pardon i confini della Campania, della Calabria, della Puglia. Insomma, sarà disobbedienza civile.
Ho chiesto fin da ora alla combattiva avvocata Alessandra Devetag di “Generazioni Future – Società Cooperativa Stefano Rodotà” di assistermi. Ringrazio Alessandra per avermi dato la sua disponibilità.
Verità su questi 14 mesi di emergenza sanitaria e democratica. Democrazia, Diritto alla conoscenza, Libertà, Giustizia sociale.
Io – ricorda Bolognetti – sto con Generazioni Future, con i medici e gli infermieri in lotta, con il Condav, con il “Comitato di sana e robusta Costituzione”.
Io sto con chi non vuole vivere di paura e nella paura. Con chi lotta e non si arrende, con chi non si rassegna. Con chi crede che occorra un nuovo umanesimo e una visione olistica. Quale progresso? Quale democrazia? Quale 25 aprile? Quale Repubblica? Occorre stare molto attenti a futuri distopici che in qualche caso sono fin troppo presenti.
Per lo Stato di diritto democratico, per il rispetto del dettato costituzionale. Per giustizia e libertà. Per dire no al lockdown del pensiero”.