Giovedì 8 aprile 2021 – È passato un anno dalla scomparsa del campione olimpionico potentino, Donato Sabia. Morì nel reparto di Terapia intensiva dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza dopo essere risultato positivo al Covid-19.
Sabia, ex mezzofondista e velocista italiano, due volte finalista negli 800 metri piani ai Giochi olimpici, ha vantato la terza miglior posizione italiana di tutti i tempi sugli 800 metri piani (dietro il primatista italiano Marcello Fiasconaro e Andrea Longo) e la quarta prestazione nella lista italiana di tutti i tempi della stessa specialità, nella quale è preceduto anche da un secondo tempo di Longo.
Medaglia d’oro agli Europei indoor di Göteborg del 1984, Sabia arrivò quinto ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1994 (800 metri piani) e settimo a Seul nel 1988 (800 metri piani).
Fu il primatista mondiale dei 500 metri piani con il tempo di 1’00″08, rimasto imbattuto per quasi 29 anni, stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984, togliendo il record al tedesco Hartmut Weber (1’00″35), conseguito l’8 maggio 1983 a Nußdorf. Era presidente della FIDAL Basilicata.
La Basilicata e la città di Potenza persero uno dei suoi atleti più importanti: un uomo di sport che ha continuato a vivere di sport, per lo sport, anche dopo la sua lunga e importante carriera agonistica. Un Campione sulla pista e nella vita!