Giovedì 8 aprile – L’Arcidiocesi di Matera–Irsina ha seguito con attenzione, scrupolosità e prudenza la vicenda della presunta lacrimazione della Statua dell’Addolorata di Pisticci Scalo.
Pur avendo elementi sufficienti, dopo le osservazioni del Vicario Episcopale, Mons. Filippo Lombardi, di Padre Pietro Anastasi e del Dott. Erasmo Bitetti, per concludere che non si trattasse di lacrimazione ma di un fenomeno di rifrazione della luce sulla superfice del volto della Madonna, ricoperto da materiali traslucidi intesi a generare tale suggestione, si è ritenuto di affidare un’ulteriore indagine al Dott. Salvatore Mastrogiulio, medico patologo Dirigente medico dell’U.O. di Patologia Clinica dell’Ospedale di Tinchi-Pisticci.
Dopo il sopralluogo effettuato il 6 aprile 2021 a partire dalle ore 17:00, iniziato con l’osservazione attenta dei particolari dell’effige e proseguito con il prelievo di campioni multipli dal volto della statua, il Dott. Mastrogiulio ha sottoposto gli stessi ad indagine con microscopia ottica pervenendo a queste conclusioni: non si evidenzia materiale organico né presenza di cellule
L’Arcidiocesi, alla luce di quest’ulteriore indagine, ritiene definitivamente conclusa la vicenda.
Pur comprendendo lo stato d’animo di quanti affermano di aver assistito ad una lacrimazione, si ribadisce che questa Curia da subito si è attivata, con senso di responsabilità, raccogliendo, scrupolosamente e scientificamente, elementi tali da escludere che tale fenomeno sia mai avvenuto. L’evidenza dei fatti ci è di aiuto ad uscire dall’errore.
La Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, che la Chiesa in questi giorni celebra e che da sempre annuncia come unica speranza di salvezza per tutta l’umanità, fondamento essenziale della nostra fede, ci è di aiuto a guardare fiduciosi e con speranza sotto lo sguardo materno della Vergine Madre, Maria.