Mercoledì 7 aprile 2021 – In riferimento alla presunta lacrimazione della Statua dell’Addolorata nella chiesa di Pisticci Scalo, con una nota del Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Arcidiocesi Matera – Irsina, Domenico Infante,”si esclude categoricamente la presenza di materiale organico apparentemente assimilabili a lacrime in particolari condizioni di illuminazione, data la totale assenza di umidità sul manufatto.
Le tracce di aspetto translucido e apparentemente assimilabili a lacrime – si precisa ancora nella nota – non sono riconducibili a residui da esse prodotte in forza di tre caratteristiche riscontrate: forma, dimensione e distribuzione spaziale, tutte incompatibili con vere e proprie lacrime;
- alcuni testimoni affermano che tali segni erano presenti già in precedenza e caratterizzanti la statua come tale;
- il precedente parroco, Don Domenico Spinazzola, conferma che sulla statua ha sempre visto queste lacrime riprodotte come un tutt’uno con la statua.
- Nel frattempo la Diocesi – si afferma nella nota stampa – è già risalita al produttore della stessa, un’azienda italiana specializzata nella lavorazione di statue in vetroresina: ci è stato confermato che sulle statue della Madonna Addolorata riproducono anche la lacrimazione (alleghiamo una foto similare).
- All’indagine condotta con luce ultravioletta le tracce in esame presentavano, a differenza del resto delle superfici, una netta fluorescenza, carattere tipico tra l’altro di vari composti chimici.
Dal confronto tra le foto high resolution scattate sul posto e le immagini a minor risoluzione fornitoci dalla ditta produttrice, è emersa la perfetta sovrapponibilità dei dettagli del viso, ivi comprese le tracce di diverso colore erroneamente attribuite a lacrime.
La Curia Arcivescovile, per fugare qualsiasi dubbio e perché tutto resti documentato agli atti, dispone comunque ulteriori accertamenti che saranno eseguiti da parte del Dott. Salvatore Mastrogiulio, anatomopatologo presso l’ospedale di Tinchi, questo pomeriggio questo pomeriggio (martedì 06 aprile 2021).
L’Autorità ecclesiastica, in assenza di elementi comprovanti un fatto realmente accaduto, dichiara del tutto infondate le notizie circa un’avvenuta lacrimazione, esclude che sia mai avvenuta e diffida chiunque dal gridare al miracolo.- Il parroco e la comunità vivono serenamente la vita ecclesiale ordinaria che ha nell’annuncio della Parola di Dio e nella celebrazione dei sacramenti l’efficacia di un’azione pastorale capace di dare senso e speranza alla vita”.