Lunedì 5 aprile 2021 – Le Associazioni dei consumatori facenti parte del CRCU (Comitato regionale dei consumatori e utenti) regionale, contestano il Comune di Matera per l’aumento delle tariffe della tassa sui rifiuti solidi urbani (TARI).
Principalmente le attività produttive hanno sopportato un peso enorme derivante dalle chiusure forzate delle attività per contenere la pandemia da Covid-19 che ha colpito tutti e, nonostante questa pesante crisi, il Comune di Matera ha deliberato maggiorazioni alle tariffe TARI.
Fermo restando l’inopportunità di maggiorare le tariffe, le Associazioni dei consumatori – si afferma in una nota -si sarebbero aspettate un provvedimento del Comune che riconoscesse una riduzione della tassa in applicazione dell’art. 19 del Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria (nuova IMU) e della tassa rifiuti (TARI) che prevede la riduzione della tassa per fabbricati “… di fatto non inutilizzabili …”.
È ovvio che il Regolamento non poteva prevedere questa eccezionale crisi, tuttavia gli amministratori potevano e possono prevedere la riduzione della tassa almeno per quelle attività che in forza dei provvedimenti restrittivi non hanno prodotto rifiuti e, quindi, non hanno usufruito del servizio.
Questa evenienza – prosegue la nota – è contemplata dal regolamento (dall’art. 19) ma, ovviamente, non è necessaria alcuna richiesta da parte del contribuente perché il mancato servizio è dovuto ad una imposizione di legge.
Il sostegno alle attività produttive colpite dalla crisi non è solo un’azione legittima e logica ma anche un’azione a tutela della comunità, infatti, evitare un balzello ingiusto consente di alleviare il tessuto produttivo comunale di un notevole peso economico, nella speranza di una rapida ripresa economica.
Ecco perché le Associazioni dei consumatori auspicano un provvedimento del Comune di Matera che, in applicazione dell’art. 19 del Regolamento, preveda:
a) di lasciare invariate le aliquote TARI almeno fino alla fine della pandemia;
b) di ridurre in modo automatico e proporzionalmente la TARI in base al periodo di chiusura obbligatoria delle attività produttive;
c) di ridurre la tassa ai cittadini in proporzione al minor servizio fornito;
d) di dare la possibilità di rateizzare il pagamento della tassa senza applicazione di interessi o more fino a 10 rate per agevolare i disoccupati e le categorie più deboli colpite dalla crisi in atto.
Le Associazioni dei consumatori (ACU – ADICONSUM – ADOC –, ADUSBEF – CITTADINANZA ATTIVA – CODACONS – FEDERCONSUMATORI – CASA DEL CONSUMATORE – UNC – TUTOR DEI CONSUMATORI – ALTROCONSUMO – CODICI – POLIDREAM – CONFCONSUMATORI – LEGA CONSUMATORI), nella convinzione di aver fatto richieste legittime, di buon senso e attuabili dall’Amministrazione comunale di Matera si aspettano provvedimenti immediati che sostengono i cittadini e le attività produttive del territorio.