POTENZA – “Quale sia il posto, l’importanza riservata dalla Regione alle categorie deboli, nella gerarchia delle priorità da portare a termine in questa emergenza pandemica, non è dato sapere. A partire dalla campagna vaccinale che imporrebbe, appena subito dopo i vaccini agli over 80, quello ai soggetti deboli. Dializzati, trapiantati, malati oncologici e tante altre categorie di persone a rischio. Nessuno si è ancora espresso. Su questo punto tanto Leone quanto Bardi, non sono stati chiari, fissando termini ben precisi in grado di far funzionare bene il meccanismo. Spiegando ai cittadini i vari step della campagna vaccinale. Come, dove e quando saranno chiamati. O forse dobbiamo credere non intendano metterci la faccia, preferendo trincerarsi dietro una sterile polemica di campanile o di corrente che non giova per niente alla salute dei cittadini”.
E’ allarmato il segretario della Uil pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, che a muso duro sollecita i rappresentanti delle istituzioni regionali ad agire con solerzia su una questione di vitale importanza: garantire la copertura vaccinale a tutti quei soggetti che, con il dilagare della pandemia, rischiano più degli altri la vita. “Non c’è da perdere tempo – continua Vaccaro – abbiamo chiuso con i vaccini agli ultraottantenni a Potenza, Matera sta andando avanti. Ora bisogna accelerare sui territori e avviare le chiamate e la raccolta delle adesioni da parte delle persone fragili”. “Come pure – prosegue il segretario – è impensabile non vaccinare contemporaneamente anche gli accompagnatori o i familiari che li assistono. I cosiddetti caregiver. Si potrebbero incrociare le campagne, con Pfizer per i soggetti deboli e AstraZeneca per chi li assiste. Ma serve programmazione, e su questo siamo ancora fiduciosi che Bardi possa alla fine decidere di mettere in pratica il senso di questa parola”. Sulle categorie fragili Vaccaro punta i riflettori anche per richiamare l’attenzione delle autorità regionali sul riparto, pubblicato di recente sulla Gazzetta Ufficiale, del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, per l’annualità 2020. “Sono 78,1 milioni di euro le risorse stanziate dal Governo a livello nazionale – sottolinea Vaccaro –, alla Basilicata su questa quota di popolazione tra i 18 e i 64 anni (0,6) sono stati assegnati 749mila 760 euro. Le Regioni dovranno adottare gli indirizzi di programmazione per l’attuazione degli interventi e dei servizi per l’annualità 2020, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, prevedendo comunque il coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità. La Basilicata cosa sta facendo? Ha già provveduto a stilare le linee programmatiche per attuare gli interventi? E sono state coinvolte le associazioni di categoria? Lo abbiamo sempre detto – conclude Vaccaro- la concertazione, il coinvolgimento sono il motore dello sviluppo e della tenuta sociale. Ma a quanto pare questa amministrazione regionale ha altro a cui pensare. Come se non avesse davvero a cuore la crescita di questa regione. E forse anche il benessere di tutti i lucani”.