Giovedì 4 marzo 2021 – Rapine in banca a mano armata, furto di autovetture utilizzate per compiere i colpi e detenzione illegale di armi.
Sono i reati contestati a due pugliesi residenti a Cerignola, Roberto Moreo e Giovanni Caggianelli, di anni 40 e 41, nei confronti dei quali il Gip del Tribunale di Potenza, su richiesta della Procura, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.
E’ stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Potenza che hanno condotto le indagini.
La prima rapina era stata effettuata a Potenza il 5 aprile 2019, alle ore 10.30, quando i due persone, con volto travisato dall’uso di maschera, parrucca ed occhiali da sole, nonché un berrettino ed una sciarpa, s’introdussero all’interno della filiale della banca Credem in corso Umberto I.
Minacciando i dipendenti, si fecero consegnare la somma contante di euro 5.000 circa, per poi allontanarsi repentinamente al fine di far perdere le loro tracce.
Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di ricostruire tassello dopo tassello l’attività criminosa e mettere in relazione la rapina con il rinvenimento, effettuato lo stesso giorno, dai Carabinieri della Stazione di Tito (PZ), di una Fiat Uno abbandonata, risultata essere stata rubata due giorni prima a Bisceglie.
Gli approfondimenti investigativi dei Carabinieri, tra i quali la capillare acquisizione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella citta di Potenza, hanno consentito di accertare che il veicolo rinvenuto era proprio quello utilizzato dai rapinatori per la fuga.
Le successive indagini, sviluppate anche attraverso intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche, nonché l’analisi di tabulati telefonici e delle immagini video, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Moreo e Caggianelli relativamente alla rapina commessa a Potenza, nonché in relazione ad un’altra rapina, consumata, con le medesime modalità, il 7 giugno dello stesso anno, presso filiale di Lesina (FG) della Banca Popolare di Bari, ove fu sottratta una somma superiore ai 1.000 euro.
Sono stati, altresì, raccolti ulteriori indizi di colpevolezza a carico di Moreo e Caggianelli relativi ai furti delle autovetture utilizzate nelle due rapine: la Fiat Uno e una Fiat 500 L, rubata a Margherita di Savoia (FG) il 2 giugno 2019; e alla detenzione e porto illegale di armi da fuoco .