Lunedì 1 febbraio 2021 – Nelle prime ore di stamane, a conclusione di complesse cd articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Potenza, nei confronti di Luigi Lioi di Melfi, ritenuto gravemente indiziato di porto e detenzione illegale di numerose armi da guerra e ricettazione.
Le indagini sono scaturite dal sequestro di un fucile mitragliatore da guerra di provenienza statunitense, un fucile da caccia, due pistole ed il relativo ed ingente munizionamento, effettuato, in data 19 ottobre 2020, dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Melfi presso un deposito agricolo dell’agro melfitano, che portò all’arresto nella flagranza del reato di detenzione illecita di armi e munizionamento da guerra del proprietario del citato capannone, Michele Mossucca, imprenditore agricolo quarantasettenne.
La successiva attività investigativa coordinata dalla Procura e svolta dai Carabinieri di Melfi, ha consentito di ricondurre la provenienza delle armi da fuoco sequestrate al Lioi, sottoposto, stamane, alla misura cautelare della custodia in carcere
Le indagini hanno, infatti, evidenziato che il Lioi aveva affidato l’arsenale sopra descritto e sequestrato, in regime di custodia temporanea, all’imprenditore melfitano all’epoca tratto in arresto.
Dalle indagini svolte è emerso anche che l’arrestato risultava inserito in un vasto ed illecito mercato d’importazione (e, quindi, di rivendita sul territorio nazionale) di armi da fuoco clandestine (anche da guerra) e di esplosivi di uso militare di eccezionale pericolosità, la cui tipologia viene di norma utilizzata da organizzazioni criminali per lo svolgimento di gravi attività delittuose.
Le indagini proseguono e non si escludono nuovi sviluppi.