Venerdì 22 gennaio 2021 – “Il gruppo distrettuale antimafia nella mattinata odierna ha sferzato un duro colpo contro la criminalità organizzata, che aveva esteso il suo giro al mondo del gioco d’azzardo. L’operazione “Pokerissimo” ha infatti permesso l’arresto di un cinquantaquattrenne potentino, già indagato da diverse Procure della Repubblica del territorio per reati legati al gioco illecito.
Una ulteriore operazione è stata condotta anche dai Carabinieri di Matera e Tricarico che hanno portato alla luce i loschi traffici di 28 uomini indiziati di spaccio.
«Una giornata importante questa che svela ancora di più il sottobosco criminale che si cela nella nostra Regione, non siamo esenti! La rete di criminalità – afferma Donato Pessolano, referente di Basilicata in Azione – legata al gioco d’azzardo vede coinvolti anche esponenti calabresi e campani di noti clan. Un plauso anche alle compagnie dei Carabinieri di Matera e Tricarico per aver sgominato una banda dedita allo spaccio di stupefacenti. Complimenti alle nostre forze dell’ordine per continuare a tenere alta la guardia soprattutto in questo periodo così difficile che li vede impegnati su più fronti».
Due operazioni che hanno riaperto delle ferite ancora profonde per la Basilicata, quella del gioco d’azzardo e dello spaccio di droga: «I lucani sanno differenziarsi per molti aspetti, per cultura e indole sono sempre tra i primi in ogni contesto – conclude Pessolano – il primeggiare in ambito criminale è sicuramente da evitare e da combattere sin dalle radici, sin dalle prime esperienze di vita. Siamo vicini a tutte le associazioni che da anni combattono contro le dipendenze di sostanze e alcol e alle dipendenze da gioco in questo caso specifico, molte sono infatti le famiglie rovinate da questo fenomeno diffusissimo nella nostra Regione. Basilicata In Azione si mostra disponibile ad incontrare i referenti di questi organi e le istituzioni per mettere su un piano che coinvolga tutta la cittadinanza lucana nella lotta contro tale dipendenza, partendo soprattutto dai nostri figli».