Venerdì 15 gennaio 2021 – “Nel 1956 durante una manifestazione per il Lavoro morì il bracciante Rocco Girasole a seguito di una carica della polizia scelbiana (nella foto di copertina).
A Venosa si ricorda Rocco con una targa ed una via. Conservare la memoria delle lotte per la terra, gli scioperi – afferma Pietro Simonetti del Tavolo Nazionale Anticaporalato/Ministero Lavoro – è importante in questa fase anche per costruire un futuro diverso privo di razzismo eliminando la fabbrica dell’ odio contro i migranti.
Per garantire i diritti, la centralità del lavoro, l’eliminazione del caporalato e dello sfruttamento specialmente nell’agro alimentare,- ricorda Simonetti – è in corso di attuazione il Piano Nazionale Anticaporalato che ha finanziato misure importanti per l’area del Bradano e del Metapontino con la realizzazione dei Centri di accoglienza di Gaudiano/Lavello, il completamento della Citta’ della Pace di Scanzano, la ristrutturazione dell’ex Tabacchificio di Palazzo e del Centro Antitratta nello stesso Comune.
Il Piano ha finanziato anche il nuovo il Centro di Boreano/Venosa che sorgerà nel terreno dell’ex ghetto con la riutilizzazione delle strutture e del sito della riforma fondiaria con finanziamento di 2,5 milioni, 150 posti, dopo l’intesa Alsia/Regione/Comune di Venosa in fase di attuazione.
Si tratta – conclude Simonetti – di una misura importante e significativa che andrebbe intitolata a Rocco Girasole.”
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