Domenica 20 dicembre 2020 – “La UIL FPL di Basilicata apprende con soddisfazione dell’assunzione degli 80 infermieri all’ASM con l’utilizzo della mobilità, legati in parte al fabbisogno triennale 2021/2023.
La nostra speranza è che possano ottenere tutti il nulla osta per poter tornare in Basilicata in tempi ragionevolmente brevi.
Quella adottata dalla giunta regionale è sicuramente una scelta importante, che però – sostengono Antonio Guglielmi, Giuseppe Verrastro, e Franco Coppola, segretari regionale, regionale aggiunto e provinciale di Matera del sindacato – e non può essere fatta solo a beneficio di una sola azienda territoriale ma che andrebbe estesa a tutto il territorio regionale, andando così a rinforzare all’intera Sanità lucana.
A tal proposito – proseguono – attendiamo ancora con ansia di sapere notizie circa l’approvazione dei piani del fabbisogno triennale 2021/2023 del San Carlo che se non inviato entro il prossimo 31 dicembre all’AOR rischia di provocare pericolosamente delle cessazioni di contratti a tempo determinato con l’aggravante di vedere svuotati alcuni servizi indispensabili alla comunità.
Attendiamo sempre nei prossimi giorni il fabbisogno dell’ASP per il quale è in corso un confronto con le OO.SS Aziendali e che sarà inviato alla Regione: anche in questo caso chiediamo un’approvazione celere da parte della Giunta Regionale in modo da dare una risposta importante all’intero territorio e all’intera Sanità Lucana.
La UIL FPL, lungi da aprire una polemica su un tema così delicato, vuole rivolgere un invito alla politica regionale a guardare l’intero spettro regionale, a non delimitare la propria azione solo in determinati contesti territoriali, e soprattutto ad agire presto.
Ricordiamo che – concludono Guglielmi, Verrastro e Coppola – nei piani del fabbisogno triennali da approvare, oltre agli infermieri, vi sono tante altre professionalità importanti quali gli OSS le Ostetriche i tecnici di laboratorio e varie figure amministrative tutte utili a contrastare questo maledetto virus e a dare al sistema sanitario regionale nuove e rinnovate risorse umane e competenze”.