Articolo di Claudio Buono per Ondanews
Vietri di Potenza, sabato 19 dicembre 2020 – “Sospensione della somministrazione per decesso del titolare della fornitura“. Stava per venire un colpo a Vincenzo Gorga, 101 anni di Vietri di Potenza, quando ha ricevuto questa raccomandata da Acquedotto Lucano. Lui che, come racconteremo, ne ha superate tante molto più dure e difficili, non si è perso d’animo, e con l’ausilio dei familiari, ha prontamente risolto il problema.
La raccomandata di Acquedotto Lucano lo dava per deceduto, ma lui, nonostante l’avanzata età (ha compiuto 101 anni qualche giorno fa), sta bene e gode di buona salute. Tra la posta spunta una raccomandata, che legge con la figlia e col genero. Già l’oggetto della raccomandata desta qualche preoccupazione, poi le prime righe: “Essendo venuti a conoscenza dell’avvenuto decesso del titolare del contratto, si informa che entro trenta giorni dalla ricezione della presente, qualora non venga formalizzata la richiesta di voltura per successione, si provvederà alla sospensione della fornitura secondo quanto previsto dal Regolamento del Servizio Idrico Integrato“.
Nulla di tutto ciò, nessun decesso. Non è stata di certo una raccomandata, però, a mettere in difficoltà il signor Gorga. Lui che, soldato di leva, venne chiamato alle armi nel 1940 nella guerra di Albania, soffrì per il congelamento ai piedi e venne trasferito in ospedale a Tirana e poi all’ospedale militare di Firenze. Dopo la licenza di convalescenza, rientrò nel corpo militare e partì per la frontiera russa con la compagnia Armira e venne catturato, diventando prigioniero, prima in Siberia e poi in Mongolia, dove rimase per tre anni. Visse un’odissea che ne mise a durissima prova la sopravvivenza. Finita la guerra, la liberazione e il rientro a Vietri di Potenza dopo un viaggio di quasi tre mesi, conclusosi il 10 dicembre 1945.
Insignito qualche mese fa dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, non si è perso d’animo, e immediatamente, dopo i contatti avuti con Acquedotto Lucano, che ha mostrato grande disponibilità, si è tutto risolto. Si sarebbe trattato di un errore non voluto, dal momento che nel database dell’Ente risultano migliaia di ultracentenari, a fronte di poco più di 100 secondo l’Istat. Un problema di aggiornamento, insomma.