Martedì 15 dicembre 2020 – A conclusione di complesse indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza, i Carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare personale in carcere ed agli arresti domiciliari, emessa nei confronti di 18 indagati, ritenuti responsabili di aver fatto parte, a vario titolo, di un’associazione dedita al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina, cocaina e marijuana, con base a Tursi (MT), ma operante anche sul litorale Jonico lucano.
Il territorio interessato è quello de le province di Matera, Potenza e Cosenza ed il periodo temporale investigato parte dalla fine del 2017 fino ad arrivare al mese di dicembre 2019.
Le indagini, delegate ai carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Policoro dalla Procura della Repubblica, sono state sviluppate, partendo dalle dichiarazioni raccolte da questa DDA da una collaboratrice di Giustizia di nazionalità albanese, attraverso riscontri investigativi complessi – quali pedinamenti, intercettazioni, sequestri di sostanza stupefacente, perquisizioni, ecc. che hanno evidenziato, ancora una volta, come il Materano, e in particolare la sua fascia ionica, sia il territorio della Basilicata in cui la presenza del crimine organizzato è più asfissiante.
Tra gli arrestati, 7 sono stati associati a diverse case circondariali e 11 sottoposti agli arresti domiciliari.
I DESTINATARI DEI PROVVEDIMENTI
In carcere
Rocco RUSSO , nato a Tursi (MT), classe 69, ivi residente (promotore ), già detenuto presso la Casa Circondariale di Tolmezzo (UD);
Vanessa PELLEGRINO, nata a Policoro (MT), classe 96, residente a Tursi;
- Pietro RUSSO, nato a Turs i, classe 79, ivi residente, domiciliato a Parma;
- Antonio ARGENTINO, nato a Marsicovetere (PZ), classe 88, residente a Tursi;
- Pia Maddalena TOFANO , nata a Policoro (MT), classe 93, residente a Tursi;
- Alfonso Luciano DE SALVO, nato a Policoro (MT), classe 94, residente a Tursi, domiciliato in provincia di Trapani;
- Bledar ALLMUCA, nato in Albania, classe 84, residente a Scanzano Jonico,(MT), già detenuto presso la Casa Circondariale di Matera.
Agli arresti domiciliari
- Donato FITTIPALDI nato a Policoro (MT), classe 83, residente a Tursi (MT);
- Antonio GALLO, nato a Stigliano (MT), classe 93, residente a Tursi (MT);
- Angelo Rocco Calvello, nato a Stigliano (MT), classe 84, iv i residente , già detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce;
- Annamaria SCAZZARRIELLO, nata a Stigliano (MT), classe 95, ivi residente, già detenuta agli arresti domiciliari;
- Cosimo Damiano STIGLIANO, nato a Policoro (MT), classe 90, residente a Nova Siri (MT);
- Federica CUOMO, nata a Lagonegro (PZ), classe 84, residente a Latronico (PZ);
- Tommaso FAZIO, nato a Castrovillari (CS), classe 84, residente ad Alessandria del Carretto (CS);
- Massimo RESTAINO VOTTA, nato a Polla (SA), classe 79, residente a Marsicovetere (PZ);
- Hasan TALI, nato in Albania, classe 88, domiciliato a Tursi, già detenuto agli a1Testi domiciliari;
Allo stato ci sono altri indagati irreperibili.
I reati contestati, sono quelli di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio
Il provvedimento restrittivo è scaturito da una complessa indagine, in cui risultano indagati, oltre a quelli sopra indicati, anche ulteriori 17 soggetti per il solo reato di spaccio di sostanze stupefacenti che ha coinvolto il gruppo ” RUSSO”, già parzialmente decimato dall’operazione “RUSCA” conclusa, sempre dagli stessi organi investigati v i coordinati da questa Procura Dis trett ua le , con gli arresti del 4 ottobre 2018 , che interessarono anche altri sodalizi operanti nel metapontino (SCHETTINO e DONADJO).
L’odierna attività investigativa – che è solo la conclusione di una più ampia attività d’indagine che nel corso del tempo ha consentito di effettuare numerosi arresti in flagranza di reato e sequestri di stupefacente (eroina , cocaina , marijuana ed hashish), solo apparentemente casuali – ha portato alla luce un solido e diffuso traffico di sostanze stupefacenti che si era instaurato sull’ asse Albania – Metapontino, per il tramite di soggetti stranieri “fornitori” (insediatosi nella provincia Matera) in contatto diretto con la nazione d’ origine per l’approvvigionamento della droga; di seguito lo stupefacente, giunto nei nostri territori, veniva capillarmente spacciato anche in concorrenza con altri gruppi criminali.
A conferma degli elementi già raccolti durante le indagini, nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, non solo presso gli indagati è stata trovata sostanza stupefacente, ma anche uno scanner utilizzato per segnalare la presenza di microspie, a dimostrazione del sofisticato livello organizzativo del sodalizio che aveva costante necessità di proteggere le sue attività illecite dalle indagini in corso.
Foto: Sassilive.it