Domenica, 13 dicembre 2020 – Il Consiglio Regionale, nella seduta notturna del 4 dicembre, ha approvato una norma che cancella con un colpo di spugna un articolato percorso di confronto sindacale approdato in un provvedimento legislativo che nel 2015 ha previsto il trasferimento del personale a tempo indeterminato, in servizio presso ALSIA, nei ruoli organici della Regione Basilicata.
Dentro una disposizione tesa a disciplinare l’autonomia organizzativa dell’Agenzia, si inserisce il trasferimento d’imperio dei lavoratori rientranti ormai nel ruolo unico regionale nuovamente presso la stessa Alsia a decorrere dal 1 gennaio 2021.
Un norma improvvida nel merito, in quanto – dichiarano i Segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Scarano, Bollettino e Guglielmi – riporta questi lavoratori ad uno status ormai superato senza una reale e chiara motivazione o finalità.
Quale sia la sua ratio non è dato saperlo, quantomeno a queste Organizzazioni sindacali che pure rappresentano i lavoratori su cui si determinano gli effetti diretti di questa disposizione. Nel metodo, poi, consideriamo gravissimo quanto si è consumato in seno al Consiglio regionale che non è stato preceduto da alcun confronto con le OOSS, che pure hanno chiesto a più riprese in questi mesi l’apertura di un tavolo sulla governance degli enti regionali.
Una delle pagine più buie in tema di rispetto delle relazioni sindacali, un colpo di mano da parte della Regione che continua a stupire nell’adozione di decisioni fantasiose sulle quali sollecitiamo con forza chiarezza e trasparenza.
Per queste ragioni, nel chiedere al Presidente della Regione Bardi la convocazione di un incontro urgente, Scarano, Bollettino e Guglielmi preannunciano un presidio per la giornata del 15 dicembre sotto la sede della Regione Basilicata. Nel contempo – concludono – porremo in essere tutte le tutele legali previste a garanzia dei diritti dei lavoratori e per il ripristino di corrette relazioni sindacali.