Domenica, 6 dicembre 2020 – Geneseio De Stefano, ex vice presidente nazionale ed ex presidente regionale dell’Avis risponde a quanto dichiarato alla Tg Basilicata dal Direttore Sanitario dell’associazione.
In quell’occasione fu lanciato l’appello alle donazioni perchè – fu detto – ne mancano circa mille.
“Sento ancora una volta il bisogno di fare chiarezza sui dati dell’attività della suddetta Associazione. I dirigenti dell’A.V.I.S. Regionale Basilicata – afferma in una nota De Stefano – continuano a diffondere dati inesatti, incuranti della polemica dello scorso anno, quando per rispondere a quanto pubblicizzato dal sottoscritto in conferenza stampa, arrivarono a disturbare il Direttore del Centro di Coordinamento e Compensazione Regionale ed il Presidente dell’AVIS Nazionale, i quali, entrambi, senza entrare nel merito dei numeri da me divulgati, risposero in maniera fuorviante dichiarando che io, essendo fuori dall’Associazione, non potevo avere dati veritieri.
Oggi, – prosegue De Stefano – a fronte di una nuova diffusione di informazioni imprudentemente inesatte, sono ancora una volta indotto ad intervenire per onore di verità e per il profondo legame che mi lega al mondo del volontariato del sangue.
35 anni di attività in A.V.I.S., dopo averla fondata e vista crescere a livello regionale e dopo aver rivestito cariche importanti a livello nazionale, credo mi diano titolo per poter affermare, avendo fonti certe, che anche quest’anno si sono perse poco meno di 4.000 unità di sangue e plasma rispetto al 2019 (14.231 unità dal 30.11.2019 al 30.11.2020 contro 18.008 unità dal 30.11.2018 al 30.11.2019) contro le appena 1.000 unità dichiarate, raggiungendo così la cifra di circa 18.000 unità in meno in soli 8 anni.
Bene ha fatto il Direttore Sanitario – dice De Stefano – a ringraziare i donatori che, anche nel periodo più difficile della pandemia, non hanno mai fatto mancare il loro prezioso contributo, ma non si è interrogato sulle cause di questo gravissimo calo donazionale.
Forse bastava rileggere il mio comunicato dello scorso anno oppure chiedere a quegli ex dirigenti oggi sotto processo presso il Tribunale di Potenza per calunnia e diffamazione nei miei confronti.
L’A.V.I.S. è una cosa seria, è un volontariato essenziale che richiede un quotidiano impegno nell’esclusivo interesse degli ammalati, e non già un mezzo per conquistare uno status (quello dei dirigenti) finalizzato solo ad apparire o peggio ancora alla persecuzione di interessi personali”.
De Stefano allega dati ai quali fa riferimento e che pubblichiamo qui di seguito.