Ministro Lamorgese: “Sarà un Natale di sacrifici. Maggiore attenzione anche a frontiere e aeroporti”. Le regioni potranno chiudere le scuole con “criticità nei trasporti”
Sabato 5 dicembre 2020 – Attenzione nei controlli alle principali arterie di traffico e nelle stazioni per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, S.Stefano e Capodanno.
E’ quanto chiede un passaggio della circolare del Viminale indirizzata ai prefetti, dove si legge: “attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto, in considerazione, soprattutto, degli spostamenti conseguenti alle particolari restrizioni previste dal comma 4 dell’art.1 del Dpcm”.
“Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l’uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l’esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo”.
“Il ricorso al potere di ordinanza regionale, con efficacia limitata all’ambito provinciale per il quale dovesse rendersi necessario il suo esercizio, si configura come intervento “di chiusura”, ipotizzabile nel caso in cui l’azione diretta a riattivare la didattica in presenza dovesse incorrere in criticità di varia natura, non superabili attraverso l’espletamento della fase di coordinamento”, al tavolo presieduto dal Prefetto sui trasporti. È quanto recita la circolare del Viminale indirizzata ai prefetti, nel paragrafo riguardante l’attività didattica in presenza, garantita per il 75% dal 7 gennaio per le superiori.
“Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo”. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, a Sky TG24 Live In Courmayeur sui controlli in vista delle festività natalizie.
“Lo faranno con senso di equilibrio perché dal momento in cui teniamo aperto i negozi lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento”. “Sicuramente faremo dei controlli più incisivi alle frontiere e negli aeroporti per chi entra e chi esce – ha aggiunto – Dobbiamo stare davvero attenti perché l’esperienza di quest’estate non è stata un’esperienza positiva. Dobbiamo evitare una terza ondata“.
“Sarà un Natale di sacrifici, dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni oltre che tra regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, del Natale tutti insieme. Un sacrificio necessario che ci consentirà poi di affrontare l’anno nuovo in maggiore sicurezza”, ha detto ancora Lamorgese.