Giovedì 3 dicembre 2020 – Il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, ha illustrato il nuovo Dpcm. “In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni” del Natale e Capodanno. “La cautela è essenziale per proteggere i nostri cari, in particolare i più anziani”.
“Ci saranno ulteriori restrizioni nel periodo 21 dicembre 6 gennaio – ha aggiunto Conte – Vietati tutti gli spostamenti tra Regioni anche per raggiungere le seconde case”. “A Natale, Santo Stefano e primo gennaio vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro”.
“La strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga e dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già in gennaio e non essere meno violenta della prima ondata. Abbiamo evitato un lockdown generalizzato ma ora , verso il Natale, non dobbiamo abbassare la guardia per evitare l’impennata dei contagi”.
Malumori per le modalità con cui si è arrivati a varare il decreto legge della scorsa notte: il documento, che comprende rigide restrizioni per gli spostamenti sui territori durante le festività, è stato approvato dal governo senza neppure parlarne con gli enti locali. E’ quanto emergerebbe – a quanto si apprende – dalla Conferenza delle Regioni che si è riunita.