Domenica 29 novembre 2020 – I Consiglieri di Centrosinistra del Comune di Potenza Bianca Andretta, Angela Blasi, Roberto Falotico, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca, con una nota ripropongono l’urgenza di ripristinare l’attività di screening e di prevenzione interrotte a causa del Covid-19.
“Nel mese di marzo – ricordano – scrivemmo, all’ex direttore del San Carlo, preoccupati per i ritardi relativi allo screening di senologia e ricevemmo rassicurazioni e la promessa di un resoconto mai arrivato. Oggi le preoccupazioni sono aumentate, come anche i casi di persone che non hanno potuto effettuare i controlli necessari a causa dell’ emergenza covid.
Un’ emergenza che si sta protraendo da tempo e che non può compromettere il diritto alla cura ed alla salute. Da tempo, sindacati ed associazioni provano a chiedere soluzioni, ma gli accorati appelli non trovano riscontri e tanto meno risposte che possano rassicurare chi si sente abbandonato a livello sanitario.
Gli screening hanno un valore unico ed indispensabile – affermano i consiglieri comunali del centrosinistra – ed i numeri riguardanti l’aumento dei tumori alla cervice uterina, alla mammella ed al colon retto in questo periodo sono campanelli di allarme.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Screening, in un rapporto che quantifica i ritardi accumulati nella diagnosi oncologica sono circa un milione gli esami in meno con un potenziale incremento della diagnosi di cancro prossimo alle cinquemila unità.
È questa la faccia più subdola del Covid-19, aggravata dalla sconcertante e pericolosa comunicazione del direttore sanitario dell’ ASP ,dello scorso 11 novembre, in cui si evidenzia come alcune strutture sanitarie aziendali non avrebbero la possibilità di garantire la necessaria sicurezza e le idonee misure di contrasto al contagio da Covid 19 per far riprendere lo screening.
Reiteriamo gli appelli già lanciati e – concludono i consiglieri comunali del centro sinistra – chiediamo risposte concrete alla Regione in nome del diritto alla salute sancito nella nostra Costituzione e chiediamo non solo che vengano ripristinate le attività di screening, ma che si pongano in sicurezza gli operatori sanitari e gli utenti, garantendo l’adozione di misure di prevenzione e il rispetto delle priorità in base ai livelli di rischio individuale”.