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Letto Contro la violenza sulle donne | Il contributo dell’Accademia delle Arti Marziali e degli Sport da Combattimento di Potenza
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Attualità

Contro la violenza sulle donne | Il contributo dell’Accademia delle Arti Marziali e degli Sport da Combattimento di Potenza

USB - Ufficio Stampa Basilicata 27 Novembre 2020
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Venerdì 27 novembre 2020 – Le iniziative, i dibattiti, le manifestazioni che si sono svolti ieri l’altro, 25 aprile, giornata contro la violenza sulle donne hanno confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, quanto questo problema sia ancora attuale e in crescita esponenziale.
Sarà stato un caso, ma proprio nella giornata contro la violenza sulle donne in Italia si sono registrati due femminicidi.
Il rischio che bisogna evitare è che, spenti i riflettori sulla giornata, il problema venga archiviato salvo a riproporlo quando ce l’impone la cronaca.

Il messaggio che l’Accademia delle Arti Marziali e degli Sport da Combattimento di Potenza ha lanciato per l’occasione va proprio in questa direzione: E’#Sempre25novembre.

Un messaggio che è in sintonia con il ruolo stesso dell’Accademia che “è quello di diffondere la cultura e incrementare la pratica delle arti marziali e degli sport da combattimento nella convinzione che l’insegnamento delle nostre amate discipline, contribuisca alla diffusione dei valori della parità, del rispetto e dell’inclusione sociale.
Per questa ragione, all’inizio dell’anno 2020 – si ricorda in una nota dell’accademia – abbiamo messo a punto, con il patrocinio dell’ASP, il progetto pilota “Più Sicura”, rivolto alle donne, con l’intento di divulgare una corretta informazione sul fenomeno della violenza di genere e porre l’accento sull’importanza delle arti marziali e degli sport da combattimento nel processo di valorizzazione della donna.


Oltre all’insegnamento di specifiche tecniche di difesa personale proprie delle arti marziali, grazie alla collaborazione e al supporto di una psicologa, il progetto prevede percorsi di condivisione delle esperienze personali, di riconoscimento dell’aggressione, di approfondimento sul valutare, saper agire, uscire dalla violenza o dal maltrattamento e di superamento della situazione di disagio e recupero dell’autonomia.
L’emergenza sanitaria – precisa Sprovera -ha fermato solo la nostra attività fisica, ma non quella di promozione e sensibilizzazione a questo tema”.

Nella nota che troviamo sul sito dell’Accademia delle Arti Marziali e degli Sport da Combattimento di Potenza si danno anche importanti informazioni.
“Il sistema sanitario italiano mette a disposizione di tutte le donne una rete di servizi sul territorio, ospedalieri e ambulatoriali, socio-sanitari e socio-assistenziali, anche attraverso strutture facenti capo al settore materno-infantile, al fine di assicurare un modello integrato di intervento. 
Le Case Rifugio e i Centri Antiviolenza sono aperti nonostante l’emergenza da COVID-19. La mappa dei centri è disponibile sul sito del Dipartimento della Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. 
Esistono numeri e App da contattare:
Numero rosa 1522, antiviolenza e anti stalking che fornisce assistenza e supporto 24 ore su 24.
App 1522, disponibile su IOS e Android, che consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni in sicurezza, senza correre il rischio ulteriore di essere ascoltate dai loro aggressori.
App “Youpol”. Realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.
Consultori familiari. La mappa è disponibile sul sito del Ministero della salute”. 

Sempre nella nota, si fa la storia di come si è giunti a celebrare il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne.

“Il 25 Novembre di ogni anno, ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.
La scelta di dedicare un giorno dell’anno a questa tematica, si basa sulla convinzione che la violenza contro le donne sia più in generale una violazione dei diritti umani che deriva dalle disuguaglianze tra uomo e donna, radicate ancora oggi in tutto il mondo.

Le sorelle Mirabal

Già nel 1981, durante un incontro Femminista organizzato in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal – attiviste politiche nella Repubblica Dominicana degli anni ’60 ed esempio di donne rivoluzionarie per il modo in cui si opposero al regime dittatoriale dell’epoca – il 25 novembre fu scelto come giorno simbolico per la lotta alla violenza sulle donne.

Successivamente, nel dicembre del 1993, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, adottò la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, definendo poi il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ufficialmente nel 1999.
Da allora i governi e le organizzazioni internazionali danno vita in questo giorno ad attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.
Il raggiungimento dell’uguaglianza e dell’emancipazione femminile richiede sforzi costanti e vigorosi per contrastare una discriminazione profondamente radicata”.

Maya Angelou: “Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne” .


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