Mercoledì 25 novembre 2020 – Le previsioni diffuse dalla Svimez sugli effetti della pandemia con il calo del Pil 2020 in Basilicata il più alto tra tutte le regioni italiane (meno 12,9%) sono la più nitida fotografia dello “tsunami” Covid-19 che ha provocato un autentico sconquasso in un’economia come quella lucana già debole prima del Coronavirus”.
E’ quanto ha sostenuto il segretario regionale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, durante la riunione (in videoconferenza) dell’esecutivo regionale Uil.
“Sempre secondo Svimez – ha aggiunto – gli effetti della Legge di Bilancio 2021 e dell’insieme di misure di aiuto e ristoro del Governo si vedranno soprattutto nel 2022, con una previsione del Pil lucano in crescita (più 2,4%).
Ma non possiamo certamente aspettare a braccia conserte eventi del nuovo anno che, tra l’altro, sul piano delle politiche regionali non siamo ancora in grado di percepire perché ancora troppo nebulose.
Sono gli stessi ricercatori Svimez a rilevare che nei primi tre trimestri del 2020 il lockdown ha incrociato un mercato del lavoro sostanzialmente stagnante da più di un anno. E si attende una perdita di circa 280mila posti di lavoro al Sud.
La crescita congiunturale dell’occupazione era già modesta, la ricerca di lavoro in diminuzione e l’inattività in aumento.
Il Covid non è stato una “livella”, non ha reso tutti un po’ più poveri ma più uguali. Ad essere più pesantemente colpiti sono le donne e i giovani.
Il rischio che non possiamo accettare – ha detto ancora il segretario Uil – è che in Basilicata e al Sud arretrino i diritti di cittadinanza aggravando il gap tra condizioni di vita tra comunità meridionali e delle regioni del Nord e acuendo le già forti tensioni sociali.
Il nostro auspicio – ha affermato Tortorelli – è che il rapporto serva a svegliare la Giunta Regionale dal torpore in cui è ricaduto da troppo tempo, a rimuovere gli atteggiamenti di sottovalutazione e di autosufficienza e a raccogliere la mano tesa del sindacato per lasciarsi aiutare””