Sabato 21 novembre 2020 – “Era il mese di Luglio quando, unitamente ai presidenti delle maggiori società sportive lucane, chiedemmo al governo regionale maggiore attenzione al settore che rappresentiamo. Lo sport è, insieme a tanti altri, uno dei settori più minato dalla crisi che ci troviamo ad affrontare. Le società si sono dovute far carico di un campionato ricominciato con la promessa di presenza di pubblico, e divenuto successivamente un altro campionato totalmente auto-finanziato dalle singole società che si sono fatte carico di tutte le incombenze. Ed ecco che l’ appello rimasto inascoltato, miete la prima grande vittima. Ieri l’Olimpia Basket di Matera, storica società rappresentativa del territorio Lucano nell’ambito della pallacanestro, ha ritirato la squadra dal campionato di serie B”.
Lo scrive in un post su Facebook il parlamentare lucano di Fratelli d’Italia e presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata.
“Troppi gli oneri, troppe le spese e nessun attenzione da parte del governo nazionale e regionale – aggiunge Caiata – Lo dico sempre e lo ribadisco in questa occasione, lo sport ha una valenza socio-economica incredibile.Non basta pensare al numero immenso di famiglie che vivono di questo settore. Ma non va sottovalutata mai l’importanza sociale che esso ha per i nostri ragazzi, specie in un momento come questo. Ma è chiaro che da sole le società non possono affrontare questa incredibile tempesta, hanno bisogno di qualcuno che aiuti a mantenere questa nave e a guidarla verso il mare calmo, seppur con lentezza (siamo ben coscienti delle priorità del momento)! A questo punto mi chiedo, senza rassicurazione alcuna, nemmeno programmata per il futuro, cosa ne sarà dello sport Lucano? Quale sarà la prossima società a dover accettare che questa tempesta è troppo violenta per essere affrontata? Quale sarà la prossima nave che affonderà in questo mare di incertezze e solitudine? Spero solo che un domani non dovremo guardarci indietro e rimpiangere quello che “era lo sport Lucano”. Che esso diventi solo qualcosa da raccontare ai nostri figli, anziché emozione da fargli vivere!”.