Venerdì 13 novembre 2020 – “Saranno le preposte Autorità ad accertare i fatti evidenziati in una nota dell’Unione degli Studenti di Melfi circa le dichiarazioni postate da alcuni docenti sui presunti errori istituzionali commessi a vari livelli nell’azione di contrasto al Covid 19, ma è indubbio, in termini generali, che negare i danni causati dalla pandemia nel mentre in Italia si è superata la soglia delle 600 vittime al giorno, è un errore grave che va stigmatizzato con fermezza”.
Lo sostiene in una nota il responsabile della Cgil Scuola di Melfi, Michele Petraroia.
“Sono in tanti che – prosegue – con troppa superficialità negano la pericolosità del Coronavirus e si mobilitano dagli Stati Uniti al Brasile fino alla Gran Bretagna e all’Italia per protestare contro le misure di tutela della salute pubblica raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla comunità internazionale degli scienziati.
I danni causati dai negazionisti con manifestazioni di piazza in cui non sono mancate devastazioni e messaggi di odio, sono immani e non aiutano – sostiene Petraroia – la comunità a superare la peggiore catastrofe umanitaria dalla 2° guerra mondiale.
Al cospetto di un dramma di simili proporzioni che tiene sotto scacco l’economia e le istituzioni; la SCUOLA può svolgere, là dove possibile in presenza o utilizzando la didattica a distanza, una corretta e preziosa funzione di educazione alla cittadinanza”.
Petraroia fa riferimento alle dichiarazioni di due docenti negazionisti del Liceo Scientifico di Melfi.
“Sono convinto che – dice a riguardo – il Ministero della Pubblica istruzione, la Direzione Regionale Scolastica della Basilicata e tutte le Istituzioni Autonome Scolastiche lucane e della città di MELFI, anche alla luce di questo deplorevole episodio implementeranno la propria attività formativa con progetti didattici specifici sulla pericolosità del Covid e sulla triste scia di contagi, ricoveri e purtroppo di morti.
In Italia e in Basilicata sono migliaia i docenti, operatori e dirigenti scolastici che quotidianamente fanno il proprio dovere con diligenza e passione, garantendo il diritto allo studio anche in condizioni proibitive, e facendosi carico di informare milioni di studenti sui rischi devastanti della pandemia.
La scuola saprà essere, come sempre nei momenti più difficile della storia nazionale, uno dei pilastri essenziali per la tenuta del sistema paese, educando alla democrazia, temprando i cittadini del futuro e assumendo la verità scientifica quale stella polare da seguire.
A Melfi – conclude Petraroia – tra le mille apprensioni di queste settimane un dato emerge in modo nitido ed è la qualità, il senso di responsabilità generale, la preparazione, il rispetto delle istituzioni e l’educazione degli studenti, confermato dalla compostezza e dall’equilibrio dei rappresentanti dell’Unione degli Studenti”